Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha votato all'unanimità a favore di nuove sanzioni contro la Corea del Nord, in risposta all'ultimo test missilistico. La risoluzione Onu prevede di vietare circa il 90% delle esportazioni di petrolio raffinato destinato a Pyongyang, con un limite di 500mila barili l'anno e un tetto di forniture di 4 milioni di barili l'anno, e il ritorno in patria dei lavoratori nordcoreani che si trovano all'estero.
"Pyongyang ha scelto la strada dell'isolamento", ha commentato l'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, annunciando il varo delle "sanzioni più forti di sempre". "Il regime di Pyongyang - ha detto - è il più tragico esempio di male nel mondo. Più ci sfiderà e più lo puniremo".
Trump: Il mondo vuole la pace, non la morte" - "L'Onu ha appena votato 15 a 0 in favore di nuove sanzioni alla Nord Corea. Il mondo vuole pace, non morte!". Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Pyongyang: "La strategia di sicurezza degli Stati Uniti è criminale" - La Corea del Nord ha bollato come documento "criminale" la nuova politica sulla sicurezza Usa. Lo scrive la Bbc online citando l'agenzia Kcna. La condanna è giunta ore prima che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu approvasse nuove sanzioni contro il regime di Kim Jong-un. Il ministero nordcoreano degli Esteri ha accusato il presidente Donald Trump di volere la "totale subordinazione del mondo" agli interessi Usa. Un portavoce del dicastero ha precisato che tale strategia "non è altro che la proclamazione di una aggressione". Lunedì Trump aveva annunciato il suo programma sulla sicurezza criticando la Corea del Nord per i diversi test nucleari effettuati malgrado la condanna delle Nazioni Unite e di Washington.