Prodotti congelati ma non correttamente segnalati sul menu, dove apparivano come freschi: anche il grande chef Antonino Cannavacciuolo e il suo Bistrot Torino finiscono sotto la scure dei Nas. I controlli si sono conclusi con una multa di 1.500 euro e due denunce. "Mancava un asterisco, quel cibo in frigo era per noi. Con storie come questa vien voglia di andarsene", ha replicato Cannavacciuolo.
Le denunce sono a carico del direttore del locale, aperto da pochi mesi, Giuseppe Savoia, e della moglie dello chef, Cinzia Primatesta, responsabile della società legata alla catena di ristoranti.
I controlli hanno rilevato anche materie prime non tracciate. "Non sono state riscritte le schede dei singoli fornitori sui registri del ristorante. Evidentemente negli ultimi tre giorni nessuno aveva avuto ancora il tempo", si è giustificato Cannavacciuolo ai microfoni de La Stampa. "Va bene che ci siano delle regole, ma applicarle in questo modo è assurdo. Nei nostri ristoranti sono sempre state trovate cucine perfette e dipendenti in regola".
"Abbiamo sbagliato, c'è poco da discutere, ma non l'abbiamo certo fatto in malafede. D'ora in avanti sarà indicato un asterisco accanto a ogni piatto. Fine della storia", ha concluso Cannavacciuolo.