Bolletta a 28 giorni, multa Agcom di 1,16 milioni agli operatori tlc
L'Authority ha inflitto il massimo della sanzione prevista a Vodafone, Tim, Wind Tre e Fastweb. Ma, secondo i calcoli del Codacons, gli incassi sono stati di 2 miliardi
Le compagnie telefoniche sono state multate dall'Authority per le garanzie nelle comunicazioni per la bolletta a 28 giorni. La sanzione stabilita dall'Agcom è pari al massimo previsto, cioè 1,16 milioni di euro per ciascuna delle società: Vodafone, Tim, Wind Tre e Fastweb.
La decisione era nell'aria, visto che già qualche mese fa l'Autorità aveva avvertito gli operatori sul rischio di sanzioni per non aver rispettato i dettami espressi in materia a marzo, fatturando non più mensilmente, a 30 giorni, ma settimanalmente, quindi a 28.
Delibera Agcom già in primavera - L'Agcom era intervenuta già in primavera a tutela degli utenti con un'apposita delibera in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi, relativamente alla telefonia fissa e alle offerte convergenti fisso-mobile. Proprio la mancata osservanza di questa delibera ha fatto scattare la sanzione dell'Agcom, il cui Consiglio ha deliberato, su proposta del relatore Francesco Posteraro, di sanzionare gli operatori. L'Autorità ha anche emanato apposite linee guida sulla sua attività di vigilanza dell'attuazione, da parte degli operatori, delle disposizioni in materia previste dal dl fisco.
L'intervento del governo - La fatturazione a 28 giorni era finita infatti anche nel mirino del governo che, con il decreto fiscale, ha di fatto bloccato questa pratica riportando la fatturazione su base mensile per telefoni e pay-tv, con l'esclusione di promozioni non rinnovabili o inferiori al mese.
Aumento delle tariffe - Un divieto che però gli operatori avrebbero iniziato ad aggirare decidendo un aumento delle tariffe. Tim sta infatti comunicando, attraverso il metodo della modifica unilaterale del contratto, un rincaro pari all'8,6%, secondo quanto denuncia Federconsumatori che mette questo aumento in relazione con le disposizioni del dl fisco e avverte sul rischio che seguano a ruota anche gli altri operatori.
Intanto, ai cittadini interessati dagli aumenti di Tim, Federconsumatori ricorda che "possono avvalersi del diritto di recesso da esercitarsi entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di Tim e rivolgersi alle offerte più convenienti presenti sul mercato".
Codacons: incasso da 2 miliardi - Sulla vicenda è intervenuto anche il Codacons, invitando gli utenti a ribellarsi, presentando richiesta di rimborso alle compagnie telefoniche e alle pay-tv e chiedendo la restituzione delle maggiori somme pagate a causa delle fatturazioni a 28 giorni. Lo stesso Codacons definisce la multa dell'Agcom "giusta nelle intenzioni", ma "ridicola" nella sua entità, perché per nulla proporzionata ai ricavi raccolti grazie alla fatturazione a 28 giorni dalle aziende della telefonia, che in due anni hanno incassato circa 2 miliardi di euro.
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