Amazon diserta l'incontro con i sindacati, nuovo sciopero a Piacenza
La società di Jeff Bezos non sembra intenzionata a trattare e le parti sociali continuano la loro battaglia per negoziare condizioni di lavoro migliori e uno stipendio più alto
Continua il braccio di ferro tra Amazon e i dipendenti, che chiedono condizioni di lavoro migliori, a Piacenza. Dopo che la società di Jeff Bezos non si è presentata al tavolo in Prefettura, i sindacati hanno proclamato uno sciopero di due ore a fine turno e organizzato un presidio davanti ai cancelli. La Cgil riferisce anche che l'azienda non voleva far entrare i sindacati nello stabilimento e che sono dovute intervenire le forze dell'ordine.
"Questa mattina eravamo regolarmente dal prefetto di Piacenza dopo aver acconsentito all'ennesima richiesta di spostare l'incontro con Amazon, e
l'azienda non si è presentata all'appuntamento dimostrando di avere in spregio i lavoratori e lo Stato italiano". Lo ha detto Fiorenzo Molinari, segretario della Filcams-Cgil che stamattina avrebbe dovuto incontrare azienda e prefetto, insieme ai colleghi di Fisascat-Cisl, Uiltucs e Ugl terziario.
"Amazon - ha detto Molinari - non voleva far entrare i sindacati in azienda per svolgere assemblee già concordate e previste. E' stato necessario l'intervento del questore e dei carabinieri per far valere la legge.
E' grazie alle forze dell'ordine che ci hanno accompagnato dentro l'azienda se siamo riusciti a incontrare in assemblea i lavoratori, per questo ringraziamo il questore di Piacenza e i carabinieri. Di fatto Amazon dimostra di voler giocare in un campo senza regole in cui l'unica legge che vige è quella del più forte".
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