Michael Jackson, le sue società non sono responsabili delle molestie
Wade Robson, ora 35enne, sostiene di essere stato importunato da Jacko quando era bambino
A otto anni dalla morte di Michael Jackson un giudice ha deciso l'archiviazione di una causa intentata contro le società che amministrano i beni della rockstar dal coreografo Wade Robson. L'uomo sostiene di essere stato importunato da Jacko quando era ancora un bambino, per un periodo di sette anni. Si è così chiusa una delle principali dispute rimaste aperte sulle proprietà del cantante, anche se Robson ha annunciato che presenterà appello.
Il giudice non si è pronunciato sulle molestie, ma ha sancito che le società in questione (rimaste le sole imputate nel processo), non hanno alcuna responsabilità nei fatti contestati.
Robson, che oggi ha 35 anni, al processo contro Michael Jackson del 2005 aveva dichiarato di aver passato molte notti nella sua camera, ma di non essere mai stato molestato. Quattro anni dopo la morte di Jackson, aveva però fatto causa sostenendo che un crollo nervoso lo aveva condotto ad accettare di essere stato molestato per sette anni. L'uomo, di origine australiana e con all'attivo collaborazioni con Britney Spears e NSYNC, aveva incontrato Jackson all'età di 5 anni.
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