Il 19 dicembre del 2012, Sebastiano Di Carlo e sua moglie Nadia Acconciamessa aprivano una pizzeria in via Vittorio Veneto a Loreto Aprutino (Pescara). Da quando, però, undici mesi fa, i due coniugi - che avevano deciso di trascorrere una notte all’hotel Rigopiano di Farindola - sono rimasti uccisi dalla slavina che ha travolto l’albergo, il locale di famiglia è rimasto chiuso. Ora Riccardo e Pierdomenico Di Carlo, 20 e 18 anni, i due figli più grandi di Nadia e Sebastiano, hanno voluto fare un regalo di Natale ai propri cari scomparsi, riaprendo la pizzeria nel giorno del 50esimo compleanno del papà e ricominciando proprio da dove quest’ultimo aveva lasciato.
La tragedia - Sebastiano e Nadia si erano recati a Rigopiano insieme a Edoardo - il figlio più piccolo, uscito miracolosamente illeso dal crollo della struttura - e a una coppia di amici, Barbara Rosa Nobilio e il marito Piero Di Pietro, altre due vittime della tragedia.
La rinascita - I fratelli Di Carlo ora fanno rivivere quel luogo tanto caro ai genitori. Un obiettivo questo che i due giovani inseguivano da mesi. Sono tantissimi quelli che - oggi 19 dicembre - hanno voluto partecipare alla riapertura del locale. "Parlo a nome di Loreto Aprutino e dico che quella di oggi è una bella giornata per tutto il nostro paese. È un giorno che serve anche per ripartire dopo quello che è accaduto undici mesi fa. Questa è anche la dimostrazione che la comunità lorenese è stata sempre al fianco di questi nostri concittadini", ha dichiarato il sindaco Gabriele Starinieri.
“Ricominciare da dove aveva lasciato papà era un obiettivo che avevamo dall’inizio - ha dichiarato Riccardo a Il Centro - e questa inaugurazione è anche l’occasione per ringraziare la comunità loretese e tutte le persone che ci sono state vicine con tante dimostrazioni di affetto”.
Il locale è rimasto identico a come Sebastiano e Nadia lo avevano lasciato. Dopo le vacanze di Natale, i ragazzi torneranno all’università e a scuola, ma continueranno a gestire la pizzeria insieme a dei validi collaboratori.