"Fortunatamente la monarchia fa parte del passato di questa Repubblica. Ritengo inopportuno che la salma di Vittorio Emanuele III venga trasferita al Pantheon". Lo ha affermato il sindaco di Roma, Virginia Raggi, intervenendo sul desiderio da parte di casa Savoia di seppellire le spoglie del "re soldato" nella basilica romana.
Anche il presidente del Senato Pietro Grasso ribadisce il suo no a qualsiasi onore pubblico. "Le responsabilità prima, durante e dopo l'avvento del fascismo, così come la firma delle vergognose leggi razziali, non consentono alcun revisionismo sulla figura e l'operato di Vittorio Emanuele III".
A chi fra i Savoia sostiene che le spoglie del re dovrebbero riposare nel Pantheon, oggi la presidente della comunità ebraica di Roma replica che "sarebbe veramente uno scempio mettere la salma vicino ad un luogo che è stato quello della deportazione di tanti ebrei italiani".
"Non è il momento per fare polemiche, sono qui per rendere omaggio ai miei nonni, ma per me devono andare al Pantheon". Lo ribadisce Emanuele Filiberto, al termine della preghiera nella cappella di San Bernardo, all'interno del Santuario di Vicoforte, dove sono state traslate le salme del re Vittorio Emanuele III e della consorte, la regina Elena. "Abbiamo un documento del rettore del Pantheon che lo autorizza", ha aggiunto.