Nell'interrogatorio davanti al giudice del tribunale di Alcaniz, Norbert Feher, ha ammesso i fatti che gli sono contestati, dicendo di aver utilizzato 18 identità diverse in otto Paesi. Lo si è appreso in serata da fonti giudiziarie spagnole: l'udienza, durante la quale il killer ha risposto a molte domande, è durata oltre cinque ore e al termine gli atti sono stati secretati dal giudice.