Fuga di gas in una scuola nel Torinese: "Grazie alla maestra evitata una strage"
A "Pomeriggio Cinque" le testimonianze di alcuni genitori dei 100 bambini intossicati da monossido di carbonio
Ancora
intossicazioni da monossido di carbonio nella scuola elementare di
San Giorgio Canavese, nel torinese. Sei persone sono state portate in
ospedale: si tratta di alcuni dipendenti della direzione didattica della scuola
Carlo Ignazio Giulio, tra cui la
dirigente scolastica. Intanto i vigili hanno messo i
sigilli alla scuola per cercare di capire quale sia stata
l'origine della fuga di monossido di carbonio che ha causato lo scorso lunedì l’intossicazione di 35 bambini, tra i quali 18 sono stati portati in camera iperbarica e quattro sono ancora ricoverati negli ospedali del Canavese.
A "
Pomeriggio Cinque" parla un papà di una bambina intossicata: “Mia figlia accusava ancora dei
sintomi come vomito e mal di testa e l’abbiamo riportata in ospedale il giorno dopo. Da lì l’hanno portata a
Torino per controlli dicendoci che i livelli erano ancora molto alti. Se non ci fosse stata la maestra ad accorgersi della situazione – dice l’uomo - ora qui ci sarebbe un cimitero”.
“Non ci spieghiamo come sia potuto accadere, la scuola è nuova, sarà forse perché la manutenzione viene appaltata all'esterno?”, ipotizza uno dei
nonni dei 100 bambini. In diretta ai microfoni della trasmissione di
Canale 5 parla anche Edoardo, uno dei
soccorritori che per primi hanno aiutato ragazzi e maestri a mettersi in salvo: “Quando sono arrivato alcuni bambini vomitavano e avevano mal di testa, gli altri, pur senza sintomi, erano molto spaventati. Abbiamo evacuato i bambini e il personale per portarli in sicurezza, ma arrivati nella struttura i rilevatori di monossido di carbonio erano impazziti e i valori erano altissimi”.
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