Nessuno muore mai veramente. Nemmeno i N.E.R.D. che a distanza di 7 anni dal loro ultimo lavoro pubblicano venerdì 15 dicembre "No_One Ever Really Dies". Pharrell Williams, Chad Hugo e Shae Haley tornano alle origini con un lavoro fortemente impegnato da un punto di vista politico, imperniato su un tema forte come la questione razziale. Tra i moltissimi featuring spiccano quelli di Rihanna, Kendrick Lamar ed Ed Sheeran.
Dopo aver aperto la strada con il singolo "Lemon", realizzato insieme a Rihanna, per i N.E.R.D. e il momento di svelare l'intero progetto "No_One Ever Really Dies". Consueto mix genialoide di stili e influenze, basi e beat. Un ritorno alle origini per Pharrell, che dopo aver spopolato con il suo lato più scanzonato con pezzi come "Happy" o "Blurred Lines", ritrova le proprie origini, con testi sono perlopiù tutti incentrati sulla questione razziale che al rapper/produttore/stilista sta da sempre molto a cuore.
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La coscienza sociale del mondo del rap e dell'hip hop sembra decisamente rivitalizzata dalle ultime evoluzioni della scena statunitense, con l'arrivo di Donadl Trump alla Casa Bianca. Anche nel nuovo video, uscito qualche giorno fa, di "1000" feat. Future compare all’inizio un disclaimer che è più una dichiarazione programmatica: “I N.E.R.D e la Columbia Records non supportano alcuna forma di violenza. Abbiamo solo l’accesso Internet”. Seguono immagini di proteste di tutto il mondo, con la bandiera dei conservatori americani bruciata.
Altissimo è anche il livello delle altre collaborazioni, oltre a quelle di Rihanna e Future, presenti nell’album che vanno da Ed Sheeran a Kendrick Lamar, da M.I.A. a Future, da Gucci Mane a Andrè 3000. I N.E.R.D. (acronimo che corrisponde appunto a No One Ever Really Dies) mancano dalle scene musicali da 7 anni, da quando hanno pubblicato “Nothing” nel 2010.