LO STUDIO DELLA "CARNEGIE MELLON"

Ogni anno 170 persone muoiono per i selfie estremi: è allarme anche in Italia

In India, solo nel 2016, le vittime sono state 76. Seguono, per numero di autoscatti letali, Pakistan, Stati Uniti e Russia

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Il valore della vita? Un milione di follower, decine di migliaia di like o, a volte, solo decine. L'ultima vittima di un selfie mortale si chiama Wang, 26 anni, cinese, star del web: è volato giù da un grattacielo in diretta sui social. Bravate che sfidano ogni limite, o semplici distrazioni, come nel caso di una mamma inglese che stava scattando una foto di una pedalata, ha perso l'equilibrio e ha battuto la testa. Sono 170 i morti ogni anno per un selfie: a calcolarlo è l'università Carnegie Mellon, in Pennsylvania. In India, nel 2016, sono stati 76; seguono, per numero di autoscatti letali, Pakistan, Usa e Russia.

Selfie a centinaia di metri di altezza, appesi ad un cornicione, ma anche sui binari del treno, aspettando l'ultimo secondo per saltare via. In Italia sono aumentati del 63% gli incidenti ferroviari mortali. Brividi estremi o momenti di gioia: condividerli sui social ad ogni costo. Anche della vita.