"Non mi aspettavo una cosa del genere”. Esordisce così Serafina, l’assistente dei nonni paterni di Mattia Del Zotto, il killer che ha ucciso avvelenando poco a poco con il solfato di tallio, i propri nonni e una zia.
La donna parla in esclusiva a "Pomeriggio Cinque" mentre è ancora in ospedale: “Sono ricoverata dai primi di ottobre, ora sto un po' meglio, ma non cammino ancora con le mie gambe. Avevo un po' di febbre e nausee, poi mi hanno chiamato dal pronto soccorso e lì si sono accorti del tallio nel sangue”, ha dichiarato la donna. Serafina sottolinea poi che Del Zotto non ce l’aveva con lei ma che forse "mi sono trovata in un momento sbagliato in quella casa o forse Mattia voleva farla pagare anche a me, ma non so per quale motivo".
Intanto le condizioni degli altri parenti avvelenati sono stazionarie. Alle telecamere di Pomeriggio Cinque parla anche una zia di Del Zotto: “A noi sembrava un ragazzo normalissimo”. Secondo quanto ricostruito Mattia avrebbe avvelenato i propri familiari aggiungendo il tallio nelle bottiglie di acqua acquistate dai parenti e che si trovavano nella cantina comune della villa di Nova Milanese dove tutti loro abitavano.