Gerusalemme, Mogherini: "Ue non seguirà l'esempio americano"
Sarebbe stato un incontro duro e molto franco quello tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ed i ministri degli esteri europei
"Il premier Benyamin Netanyahu stamani ha detto di aspettarsi che altri Paesi spostino le loro ambasciate. Può tenere le sue aspettative per altri, perché dai Paesi Ue questo non avverrà". Così l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, dopo l'incontro col premier israeliano Benyamin Netanyahu arrivando al consiglio degli affari esteri europeo.
Ha spiegato poi Mogherini che "non ci sono iniziative di pace" per riavviare il processo di pace in Medio Oriente "che possano avvenire senza l'impegno degli Usa, ma gli Usa non si facciano illusioni, la loro sola iniziativa non avrebbe successo, perché servono un quadro regionale e internazionale che accompagni l'avvio, che in questo momento sembrano molto lontani. Per riavviare i negoziati servono un orizzonte ed un quadro, ancora da determinare".
Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche europee, sarebbe stato un incontro duro e molto franco quello tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ed i ministri degli Esteri europei. Alcuni ministri hanno incalzato il premier chiedendo se davvero pensi che la decisione degli Usa di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele contribuisca a rilanciare il negoziato per la pace in Medio Oriente, e domandando come creda sia possibile dare una "possibilità alla pace" se Israele continua con la politica degli insediamenti.
La colazione informale, a cui hanno partecipato solo i ministri, secondo quanto si apprende, si è prolungata più del previsto e l'incontro tra Netanyahu ed il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, che avrebbe dovuto tenersi subito dopo, è saltato, "a causa della neve" spiegano dalla Commissione europea.
SU TGCOM24