Il Bitcoin è balzato oltre i 18mila dollari dopo il lancio a Chicago del primo future sulla criptovaluta. Gli scambi sono iniziati alla mezzanotte, ora italiana, sulla Chicago board options exchange al prezzo di 15mila dollari. Il traffico sul sito della Cboe nelle prime fasi è stato così intenso da renderlo inaccessibile per 20 minuti dopo l'apertura, anche se il circuito degli scambi ha continuato a funzionare regolarmente.
Intorno alle 4 di notte il future sul Bitcoin con scadenza 17 gennaio 2018 aveva già raggiunto quota 17.750 dollari superando i massimi raggiunti sui circuiti alternativi non regolati e superando per alcuni minuti quota 18mila dollari. Il debutto del Bitcoin sul Cboe, che si prevede sarà seguito a breve da quello sul concorrente Chicago Mercantile Exchange, rappresenta la prima opportunità per gli operatori professionali di investire sulla criptomoneta. La "Bitcoin-mania" è letteralmente cresciuta negli ultimi mesi ed esplosa nelle ultime settimane, facendo compiere al Bitcoin un balzo del 1.500% in un anno, raggiungendo un valore di mercato di circa 300 miliardi di dollari, più del Pil di Paesi come la Nuova Zelanda. Ma non tutti predicano entusiasmo.
I timori delle banche - Gli analisti sono divisi sul successo del Bitcoin, e molte delle grandi banche lo guardano con sospetto se non con preoccupazione. L'ultima è la Deutsche Bank, che inserisce il possibile crollo della criptovaluta come uno dei fattori di rischio sistemico nel 2018 per i mercati. I timori sono legati a quelli di una bolla che si gonfi a dismisura e destinata a scoppiare minacciando la stabilita del sistema finanziario. Per questo alcune delle principali banche di Wall Street hanno scritto nei giorni scorsi alle autorità competenti chiedendo loro di lavorare ad una maggiore regolamentazione delle criptovalute prima del lancio dei future. Appello finora inascoltato.