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Tu Si Que Vales, i Pizzaut fanno piangere i giudici

La sfida per la normalità dei ragazzi autistici di Nico Acampora

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"Dopo due mesi siamo ancora su questo palco e se possibile ancora più emozionati della volta precedente", esordisce così Nico Acampora, papà milanese di un bimbo di otto anni affetto da una grave forma di autismo, arrivato alla finale di Tu Si Que Vales con i PizzAut. "Se ci pensate è una cosa straordinaria, dei ragazzi autistici in prima serata a parlare di un progetto che riguarda l’autismo, una cosa davvero eccezionale essere in concorso con dei ballerini e dei cantanti che sono straordinari", dice ancora Acampora che poi racconta tutto ciò che di bello è successo in questi due mesi grazie alla visibilità ricevuta dal programma. Racconti e storie che commuovono tutti e fanno piangere giudici e presentatori. Infine l’appello: "Voglio invitare il pubblico a casa a non votare per noi, a votare per altri artisti, vi chiediamo però di fare un’altra cosa per noi, vi chiediamo di invitare però il bimbo autistico del vostro paese a giocare a casa coi vostri figli, di inviare l’adolescente che nessuno invita mai a una festa o al cinema".

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