Presentato all’E3 2017 e poi provato in versione beta, il picchiaduro a incontri prodotto da Bandai Namco e sviluppato dai veterani del genere di Arc System Works ci ha finora impressionati in modo estremamente positivo. Sia come gioco di Dragon Ball, sia come picchiaduro in generale.
L’universo e i personaggi di Dragon Ball, creati dall’amatissimo mangaka Akira Toriyama, sono rimasti legati a filo doppio con il mondo dei videogiochi per decenni. Non sempre, però, i giochi con protagonisti Goku e company hanno offerto una qualità soddisfacente. In molti casi ci siamo accontentati di giochi decenti e talvolta siamo proprio rimasti delusi dall’esperienza proposta.
Con Dragon Ball FighterZ, in arrivo il prossimo 26 gennaio su PC, PS4 e Xbox One, una cosa è già sicura: sulla qualità complessiva del prodotto ci sarà poco da discutere. Ci sarà magari da capire a quali videogiocatori il titolo Bandai Namco può essere più congeniale, ma sul fatto che si tratterà di un ottimo gioco ci sono già oggi degli indizi molto forti, quasi delle certezze.
Il primo di questi indizi è il team di sviluppo a cui il produttore giapponese ha affidato il gioco: i ragazzi di Arc System Works, autentici guru nella scena dei picchiaduro bidimensionali a incontri, come ampiamente dimostrato nell’ultimo ventennio con la serie Guilty Gear, molto apprezzata dagli intenditori del genere.
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I personaggi sono ovviamente in grado di eseguire attacchi energetici potenti, ma non lasciatevi ingannare: il gameplay di DBF offre tutte le possibilità per evitare il gioco “sporco” dalla distanza
Controller alla mano, infatti, Dragon Ball Fighterz mostra subito le capacità dei suoi sviluppatori nel mettere in piedi un gameplay al contempo divertente e profondo, la cui dinamicità è accentuata da una veste grafica eccezionale, capace di rendere a tratti indistinguibile il gioco dalla serie a cartoni a cui si ispira. Questo soprattutto per quanto riguarda i personaggi, curati all’inverosimile e praticamente perfetti nella loro resa visiva. Lo stesso non si può dire dei fondali, un pizzico meno rifiniti nelle prove che abbiamo effettuato con il gioco in anteprima. Niente che possa rovinare il quadro generale, comunque, che rimane di altissimo livello e che promette anche di sfruttare al meglio le possibilità grafiche, in orbita 4K, offerte da Xbox One X e PS4 Pro, oltre che dal PC, chiaramente.
Ma la qualità principale di Dragon Ball FighterZ rimane sicuramente l’ottimo gameplay, che in parte strizza l’occhio anche alla serie Marvel vs Capcom, a cominciare proprio dagli incontri che prevedono l’alternanza di tre personaggi nel classico sistema tag team.
Insomma, Dragon Ball FighterZ promette davvero benissimo ed è indubbiamente candidato al titolo di miglior gioco di Dragon Ball di sempre, senza però disdegnare la possibilità di risultare anche uno dei migliori picchiaduro a incontri disponibili per le macchine di questa generazione. E non è poco, visto che in questi anni i picchiaduro stanno vivendo decisamente un buon momento.