IL GIUDICE: AGIRONO IN BUONA FEDE

Padova, 18enne morta di leucemia: prosciolti i genitori

Secondo il pm la coppia aveva convinto la figlia a non sottoporsi alla chemioterapia ma per il giudice agirono in buona fede

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Sono stati prosciolti dall'accusa di omicidio colposo Lino Bottaro e Rita Benini, i genitori di Eleonora, la 18enne di Bagnoli di Sopra morta il 29 agosto 2016 di leucemia linfoblastica acuta. Secondo il pm la coppia, per cui era stato chiesto il rinvio a giudizio, aveva convinto la figlia a non sottoporsi alla chemioterapia e si era rivolta a una clinica in Svizzera per le cure alternative. Per il giudice i genitori agirono in buona fede.

La diagnosi di leucemia per Eleonora è arrivata quando era ancora minorenne. Di fronte alla determinazione dei medici padovani che volevano praticare la chemioterapia, i genitori sono riusciti a far curare in Svizzera la figlia con preparati a base di cortisone mentre nelle ultime settimane avevano fatto richiesta di massicce dosi di vitamina c. Secondo il pm i genitori avrebbero osteggiato qualsiasi forma di contrasto medico suscitando in Eleonora la convinzione che la chemioterapia non solo fosse inutile. Il giudice ha però sentenziato che il fatto non costituisce reato e i genitori hanno agito in buona fede.