Ha scandagliato la parte nera dell'animo umano con scenari futuri da incubo in "Alien" e "Blade Runner", ma è stato capace anche di fare incetta di Oscar andando nel passato con "Il gladiatore". Compie 80 anni Ridley Scott, uno dei maestri indiscussi del cinema degli ultimi 40 anni. Da ricordare anche il road movie al femminile "Thelma & Lousie", gli anni 70 di "American Gangster" e il fantasy "Legend".
Inglese di South Shields, dal 1979 a oggi, pur con alti e bassi, Scott ha fissato alcuni dei momenti cardine della cinematografia di questi anni. Il tutto passando in maniera agile da un genere all'altro, mantenendo comunque il suo stile e la cura ossessiva per l'immagine. Rivelatosi con due capolavori della fantascienza come "Alien" (che ha generato una lunga serie di sequel) e "Blade Runner" (che di sequel ne ha avuto uno proprio di recente sotto la supervisione di Scott stesso), il regista ha fatto un continuo zig zag tra action movie, thriller, fantasy e commedia, senza negarsi alcuni passaggi nei film storici, oltre che per il pluripremiato "Il gladiatore", anche con "1492 - La conquista del paradiso".
La sua ultima fatica è "Tutti i soldi del mondo", il film su Paul Getty che è inciampato sullo scandalo molestie che ha travolto il protagonista, Kevin Spacey. Un intoppo che ha costretto Scott a rigirare tutte le scene con Christopher Plummer in sostituzione del giubilato Spacey.