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Tassista aggredito a Milano: "Rimane la rabbia per l’indifferenza della gente"

A Mattino Cinque l'uomo ripercorre i momenti dell’aggressione nata per motivi di viabilità

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"Tornare a lavoro? Ci penserò fra un mese. Devo vivere, ma rimane la rabbia per l’indifferenza della gente. Quelli che passavano e ti guardavano e se ne andavano. Quella è la rabbia". Parla con la voce rotta il tassista 48enne aggredito a Milano dal body builder 29enne Antonio Bini. In una breve intervista a Mattino Cinque, la vittima ripercorre i momenti dell’aggressione nata per motivi di viabilità all'angolo tra via Lepetit e via Vitruvio, a pochi passi dalla stazione Centrale di Milano.

"Scende dalla macchina armato e mi affronta. Poi inizia la colluttazione. Mi morde l’orecchio e poi cerca di scappare. Io mi metto davanti, lo fermo e lui invece con la sua macchina mi investe". L’uomo, con la voce ancora scossa, racconta di essere stato minacciato di fare la fine del collega ( Luca Massari ucciso nel 2010 ndr): "Ho capito subito la pericolosità dell’uomo e che la cosa stava prendendo una brutta piega, io sono lì per lavorare non per litigare con le persone".

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