Scarpe: impara a provarle e a sceglierle per non soffrire
Qualche trucco per capire se la calzatura che stai adorando diventerà la tua migliore amica o se è destinata a farti male
Di certo è capitato a tutte: entriamo in un negozio dopo aver visto un paio di scarpe che ci hanno fatto innamorare, le proviamo e ci sembra di aver trovato la scarpetta di Cenerentola: calzano alla perfezione come un guanto. Le compriamo e le portiamo a casa. Dopo qualche ora ci vestiamo per cena, scartiamo il nostro tesoro e… il nostro piede non entra più, come se fosse lievitato di un numero in poche ore. Che fare? Sappiamo bene che quelle deliziose decolleté con il tacco 12, pagate probabilmente a caro prezzo, sono destinate a diventare nostre nemiche giurate. Come può essere accaduto tutto questo e come correre ai ripari senza troppa sofferenza?
QUESTIONI DI NUMERI - Innanzi tutto dobbiamo imparare a testare le scarpe in negozio con attenzione e spirito smart. Se ci troviamo davanti all’ineluttabile, ovvero se il nostro numero è terminato, rinunciamo immediatamente. La soluzione di ripiegare su un numero, o anche su un mezzo numero, in meno è una
pessima scelta: siamo destinate a soffrire e, probabilmente, ad abbandonare le scarpe semi nuove. In qualche caso è meglio ripiegare su un mezzo numero in più, sempre che la scarpa non perda la sua vestibilità e non tenda a “scappare via”: in questo caso si può provare a risolvere il problema con una soletta o con un cuscinetto da inserire nella calzatura.
PROVARE, PROVARE, PROVARE – Per capire se la scarpa che stiamo provando è del numero giusto (alcune calzano di più o di meno), si può fare questa prova: dopo aver indossato la scarpa (meglio sia la destra che la sinistra) ci si deve alzare in piedi e
tastare la punta: deve rimanere un
piccolo spazio tra il dito più lungo e il margine frontale esterno. Se invece il dito “tocca” il fondo, serve un numero in più. Non basta calzare la scarpa e fare qualche passo sulla moquette dell’area di prova:
camminiamo per un po’ avanti e indietro sul normale pavimento: l’area di prova ha una superficie più confortevole, ma le nostre scarpe nuove dovranno marciare “su strada”, per cui vale la pena testarle per quanto possibile.
ACQUISTI SERALI – Paradossalmente
il tardo pomeriggio è il momento migliore per provare le scarpe: i nostri piedi sono in pista fin dal mattino e sono già stanchi, forse anche un po’ gonfi. In questo modo ci troveremo già nelle situazioni difficili in cui spesso si vive al momento di uscire: sentiremo le scarpe già un po’ strette e questo ci guiderà nella scelta.
LA VOCE DEI PIEDI – Quando proviamo un paio di scarpe, dopo averle calzate entrambe,
chiudiamo gli occhi e concentriamo la nostra attenzione sulle sensazioni che i piedi ci trasmettono, senza essere distratte dai segnali visivi. Ci sono punti dolorosi o di pressione? Sentiamo stringere da qualche parte? Se la risposta è sì, accettiamo l’idea che quelli diventeranno punti critici e regoliamoci di conseguenza.
OCCHIO ALLA QUALITA’ – Una scarpa in vera pelle, o comunque in materiali di qualità, lavorata con cura, ha meno probabilità di far male. Se i nostri piedi sono super sensibili si possono scegliere pellami morbidi e camoscio, che si adattano più rapidamente alla forma e ai movimenti del piede. Una scarpa di buona fattura garantisce anche una maggiore stabilità e una migliore postura.
PRONTO SOCCORSO ANTI DOLORE – Se però la nostra adorata decolleté si è trasformata in un attrezzo di tortura, qualcosa si può fare. Se le scarpe sono troppo strette, si può provare a indossare un doppio calzino e
tenere le scarpe ai piedi quando si è in casa: nel giro di qualche giorno dovrebbero ammorbidirsi e risultare meno fastidiose. Un altri espediente sta nel riempire di acqua una busta impermeabile, infilarla nella scarpa stretta fino alla punta e
mettere tutto in freezer per una giornata. Quando l’acqua si congela aumenta di volume e allarga la scarpa. Un altro espediente utile per ammorbidire una scarpa troppo rigida sta nel calore: si può provare a indossare un paio di calzini di protezione, infilare la calzatura “ribelle” e
scaldarla con l’asciugacapelli per qualche minuto. La temperatura ammorbidirà il pellame e , dopo aver tolto i calzini, la scarpa sarà più confortevole.
Se invece le scarpe
sfregano dolorosamente in qualche punto (ad esempio sul tallone), oltre a coprire la parte dolente con un cerotto anti-vesciche, si possono acquistare le apposite strisce adesive da fissare alla calzatura: ne esistono vari tipi e di forma diversa, a seconda del punto da proteggere, o attaccare un cerotto direttamente nella scarpa.
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