più trasparenza sugli algoritmi

Parlamento Ue, l'intelligenza artificiale per contrastare le fake news

L'obiettivo è aiutare i lettori a identificare i contenuti online credibili e a fruire di un giornalismo di migliore qualità

© parlamento-europeo

Gli algoritmi sono ovunque, anche nei mezzi di informazione, e possono essere usati per diffondere notizie false. Potrebbero, però, essere altrettanto utili a trovare una soluzione. È stato questo il tema centrale della conferenza scientifica annuale del Parlamento europeo (STOA), alla quale hanno partecipato diversi esperti del settore informatico.

Alla conferenza la presidente di STOA, la deputata greca Eva Kaili (Socialisti e Democratici), ha chiarito in che modo gli algoritmi influenzano il modo in cui riceviamo le informazioni, in quanto decidono come vengono filtrate le notizie che appaiono nelle bacheche dei nostri social media. "Non sappiamo neanche come queste decisioni vengono prese, come possiamo giudicarne la qualità?", ha dichiarato l'europarlamentare.

La mancanza di trasparenza non è l'unico problema che riguarda l'uso di algoritmi. Michail Bletsas, del Massachussets Instutite of Technology (MIT) Media Lab di Boston, ha detto ai parlamentari: "Non è così semplice. La trasparenza non risolve nulla se non ci sono persone in grado di capire cosa succede". Lo scienziato ha poi aggiunto: "L’intelligenza artificiale è dappertutto, sareste sorpresi di sapere in quante applicazioni viene usata. Ci troviamo nella parte finale di una rivoluzione, dobbiamo costruire sulla base di questa rivoluzione".