Dopo il successo del primo episodio, State of Decay 2 si prepara finalmente a debuttare su Xbox One e PC forte di un bacino di oltre cinque milioni di utenti che hanno letteralmente divorato il capitolo originale. Un progetto che faceva della lotta per la sopravvivenza il proprio punto di forza, aspetto che in questo sequel sarà rivoluzionato con l'aggiunta di una modalità cooperativa online per quattro giocatori.
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE Cos'è State of Decay 2? Si tratta di un videogioco appartenente al filone dei cosiddetti "survival", in cui il giocatore è chiamato a difendersi costantemente da decine e decine di nemici (in questo caso, zombie), andare alla ricerca di risorse con cui nutrirsi e curarsi, creare delle vere e proprie comunità con altri sopravvissuti per resistere all'invasione. Proprio questo aspetto, che era uno dei cardini del primo episodio, è stato espanso con l'introduzione della succitata componente multigiocatore per un totale di quattro persone. Per la prima volta nella serie, infatti, potrete creare una squadra insieme a tre amici e collaborare per farvi strada tra le orde di non-morti che hanno invaso il decadente mondo "open-world" di State of Decay 2.
Contrariamente alle aspettative iniziali, il nuovo progetto creato dal team Undead Labs non rientrerà nel genere dei videogiochi "always online", ovvero quei prodotti che richiedono una connessione perenne a Internet per poter giocare anche in single-player. La formula iniziale vedeva State of Decay 2 come uno dei più moderni giochi di massa, un titolo in grado di ospitare centinaia di giocatori in uno scenario persistente, ma gli sviluppatori non erano convinti delle possibili implicazioni: si sarebbe resa necessaria l'aggiunta di un modello con abbonamento periodico oppure la distribuzione in veste gratuita (modello chiamato free-to-play) in aggiunta alle temutissime microtransazioni, che richiedono l'uso di denaro reale per acquistare oggetti più o meno utili ai fini del gioco.
Sebbene sia stato il primo prototipo che Undead Labs ha provato durante il processo di sviluppo di State of Decay 2, il team ha successivamente optato per un sistema totalmente differente. Il gioco uscirà nei negozi nel formato tradizionale e includerà una modalità cooperativa online di tipo drop-in/drop-out: per farla breve, se lo desidererete, potrete invitare uno, due o tre amici nella vostra partita (a patto di disporre di una connessione a Internet), sterminare un po' di zombie in compagnia, farvi quattro risate e poi tornare alla vita di sempre.
In alternativa, potrete affrontare l'avventura in solitaria, sebbene non sia proprio la filosofia più adatta per un gioco del genere. State of Decay 2 punta infatti a espandere notevolmente le caratteristiche del primo episodio con l'aggiunta di tutta una serie di meccaniche che premieranno la cooperazione tra giocatori e la capacità di adattarsi alle situazioni, dal momento che le orde di nemici attaccheranno costantemente fino a prendere il controllo della mappa. Lo scopo, dunque, è quello di mantenere l'ordine per quanto più tempo possibile prima che i temibili non-morti conquistino la vostra zona, obbligandovi a ritirarvi in un'altra area dell'immensa mappa.
© ign
A proposito di mappe, è bene sottolineare che rispetto al primo episodio, State of Decay 2 proporrà tre diverse ambientazioni al lancio, ognuna delle quali sarà grande tanto quanto l'intera mappa del predecessore. Lo scopo del team di sviluppo è di offrire una grande varietà di ambientazioni, ognuna in grado di mettere alla prova la squadra di sopravvissuti in modi sempre differenti. Ci sarà spazio per missioni di diverso genere, attività legate alla tipologia di ambiente e scenari la cui conformazione rappresenterà di per sé una sfida impegnativa nella lotta contro le orde di zombie. Fortunatamente, rispetto al primo episodio Undead Labs ha pensato di inserire un elemento che diversificherà l'esperienza: l'introduzione di differenti classi di personaggi.
Al contrario dell'originale State of Decay, questo sequel non sarà focalizzato su un singolo protagonista, ma prevederà la presenza di molteplici tipologie di sopravvissuti, ognuno dotato di statistiche e peculiarità differenti che permetteranno a ciascun giocatore di avere un ruolo ben preciso nella strategia di squadra. La creazione della squadra sarà di tipo procedurale, ovvero casuale sulla base di tutta una serie di possibili combinazioni, e darà a ciascuna partita un sapore sempre differente. Potreste incappare in un personaggio il cui bonus principale è quello di incrementare le scorte di cibo per la comunità, o ancora di velocizzare i tempi di costruzione delle basi e difese mentre state cercando di conquistare un avamposto infestato dagli zombie.
© ign
WORLD WAR Z Un sequel così vasto e ambizioso non potrebbe vedere la luce senza un deciso passo in avanti a livello tecnico, che ha spinto gli sviluppatori a cambiare il motore di gioco che muoveva il capitolo precedente a favore di una soluzione più moderna e performante. Il risultato è un mondo più vivace, colori più vividi (grazie anche all'adozione di tecnologie in voga come i tanto chiacchierati 4K e HDR) e un sistema che renderà l'esperienza più fluida anche in caso di numerosi elementi su schermi (e per elementi intendiamo zombie, tanti zombie). In generale, l'esperienza sembra molto più rifinita rispetto a quella del titolo precedente, ottimo e promettente per tantissimi aspetti ma decisamente più carente nel comparto tecnico. Undead Labs e Microsoft (produttore del nuovo capitolo) hanno tutto il tempo per apportare gli ultimi accorgimenti prima del lancio, previsto entro la fine della primavera 2018 in esclusiva su Xbox One e Windows 10.