Nel nome del padre

Far Cry 5: il fanatismo religioso detta legge nel Montana

Riuscirete a redimere Hope County dalla tirannia di Joseph Seed?

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La serie Far Cry ci ha portato da un'estremo all'altro del mondo, persino del tempo: dal caldo torrido delle isole tropicali fino alle montagne innevate dell'Himalaya e un salto indietro nel passato, alle origini dell'umanità. Dopo settimane di rumor, Ubisoft ha infine annunciato essere in lavorazione il quinto capitolo ufficiale della saga e alla conferma del nuovo titolo sono seguiti quattro teaser trailer per chiarire che sì, le voci di corridoio secondo cui l'ambientazione sarebbe tornata nella cara vecchia America erano vere.

DI' LE TUE PREGHIERE Far Cry 5 si svilupperà a Hope County, una regione romanzata del Montana dove il giocatore in veste di assistente dello sceriffo si troverà a fare i conti con la setta religiosa meglio nota come Eden's Gate: il carismatico leader e profeta Joseph Seed (la cui caratterizzazione sembra non voler essere da meno rispetto a quella di Pagan Min e Vaas Montenegro) cerca di indottrinare la popolazione attraverso Il Progetto dell'Eden's Gate. La promessa di un "cammino migliore" mentre il mondo ai avvicina alla sua inesorabile disfatta sembra convincere alcuni a unirsi spontaneamente alla setta mentre altri, come si è potuto vedere nel trailer di annuncio, sono presi di forza dalle loro abitazioni dalla milizia armata e obbligati a farne parte. Spetterà al giocatore, che assieme agli abitanti di Hope County formerà la Resistenza, impedire a Seed e i suoi di conquistare il territorio in questo FPS dinamico, distruttivo e adrenalinico in linea con i canoni della serie.

Eden's Gate sembra essersi parzialmente ispirato a terroristi anti-governativo del calibro di Ammon Bundy, che nel gennaio 2016 convinse un gruppo di militanti armati a occupare il Malheur National Wildlife Refuge ad Harney County, ma per la sua struttura anche al movimento religioso Church Universal and Triumphant, fondato nel 1975 da Elizabeth Prophet e secondo il quale il mondo sarebbe giunto al termine alla fine degli anni '90. Quali che siano i modelli da cui Ubisoft ha preso spunto, di una cosa si può essere piuttosto certi: la parola di Joseph Seed è legge e la sua filosofia sembra basarsi sui sette peccati capitali. Sempre nel trailer di annuncio possiamo notare un uomo trafitto da un palo recante il simbolo della setta, ai piedi di una torre che riporta la scritta "Gluttony" (Gola), mentre altrove lungo le strade un'evangelista porta la parola "Greed" (Avarizia) incisa sul braccio - entrambe una chiara forma di punizione per non aver seguito il verbo del profeta.

Prima di soffermarci su alcuni aspetti più tecnici, introduciamo anche solo nominalmente alcuni personaggi che rifiutano la tirannia di Joseph Seed e dei cosiddetti "Araldi" (i suoi fratelli Jacob, John e Faith), e saranno di supporto al protagonista: il pastore Jerome Jeffries ha perduto la propria chiesa a seguito della presa di potere di Eden's Gate ma ciò non è bastato a minare la sua fede, in grado di sostenerlo nei momenti più bui... assieme a una buona pistola, che ben si accompagna ai Testi Sacri. C'è poi Mary May Fairgrave, proprietaria del bar locale "The Whistling Beaver" e in cerca di vendetta contro i fanatici che le hanno portato via la madre, il padre e il fratello, sebbene non sia stato reso noto cosa il leader della setta abbia fatto loro. Potrebbe averli uccisi oppure convertiti al suo credo.

Infine Nick Rye, un uomo con la passione per gli aeroplani che vanta padre e nonno piloti durante la Seconda Guerra Mondiale: una passione tramandata di generazione in generazione, che Nick spera di poter trasmettere al suo figlio non ancora nato. La minaccia di Eden's Gate gli fa tuttavia capire che il tempo di combattere è qui e ora, perciò si adegua al cambiamento attrezzando il proprio biplano con una mitragliatrice gatling. Se si devono fare le cose, insomma, è bene farle nel modo più efficace possibile. Questi tre personaggi sono il perfetto esempio di come un cittadino comune viva l'oppressione della milizia armata di Seed, pur non essendo ancora stato chiarito se il loro ruolo sarà di committenti per eventuali missioni o veri e propri alleati sul campo.

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In linea con la serie, il gameplay di Far Cry 5 è frenetico e adrenalinico.

COME SI COMBATTE UN FANATICO RELIGIOSO? Gettate le basi per comprendere il mondo e il contesto dove Far Cry 5 si sviliuppa, cosa possiamo dire del gameplay? A un primo sguardo la formula non si allontana da quello cui la serie ci ha abituato finora ma Ubisoft si è assicurata di introdurre alcuni elementi volti ad arricchire e differenziare, ampliandole, alcune meccaniche. Per prima cosa, la vera novità della serie: il giocatore potrà creare e personalizzare il protagonista definendone persino il sesso e il colore della pelle, entrambi aspetti finora mai contemplati. Ricollegandoci a Nick Rye e la sua passione per il volo, gli aeroplani entrano a far parte dei mezzi a disposizione sia per esplorare sia per ingaggiare scontri. Ad essi si affiancano le muscle cars (automobili ad alte prestazioni tipica negli Stati uniti), trattori, ATV e autoarticolati.

Non resta che aspettare altri eventuali assi nella manica di Ubisoft ma nell'attesa possiamo concentrarci sul sistema di combattimento: Far Cry 5 si distingue per essere il titolo con l'arsenale più vasto dell'intera serie, e gli appassionati sanno che con le armi non si scherza in Far Cry. Ad accrescere il numero di modi con cui sbarazzarsi di qualcuno troviamo il fucile d'assalto AR-C che si presenta in due varianti: la prima è il classico fucile dal fuoco automatico, mentre la seconda si dota di soppressore, mirino telescopico e una modalità di fuoco semi-automatico, adatto dunque al tiro di precisione. Possiamo poi contare sulla potenza distruttiva della dinamite, sulla brutalità del martello da fabbro e sull'affidabilità di una classica ma mai fuori moda mazza da baseball.

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Il nostro fedele compagno è un ottimo cane da riporto.

NESSUNO SI SALVA DA SOLO Armi significano combattimento e combattimento significa... esatto, cooperazione. Il nostro protagonista non può sperare di affrontare i fanatici di Joseph Seed senza un minimo di supporto ed è per questo che Ubisoft ha esteso la meccanica del gioco cooperativo (introdotto in Far Cry 4 solo per alcune missioni) a tutta la campagna, permettendoci di accettare le missioni in compagnia di un amico che a sua volta potrà utilizzare il proprio personaggio customizzato. Ma non è tutto, perché potremo godere del supporto di un altro importante alleato, uno di quelli a quattro zampe e dai denti affilati. Il migliore amico dell'uomo diventerà infatti il nostro braccio destro durante la partita, comportandosi in maniera molto simile a D-Dog in Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Può localizzare i nemici così da farci preparare un'imboscata anziché gettarci a braccia aperte in mezze al pericolo, tuttavia è prezioso anche durante la concitazione degli scontri: non sarà raro vederlo strappare un'arma dalle mani di un nemico per darci il tempo utile a sbarazzarcene. Bravo cucciolo!

Far Cry 5 vuole essere una fotografia sugli inquietanti scenari del mondo reale. Ubisoft non è nuova a questo genere di approccio, anzi, ne ha fatta quasi una tradizione nei suoi titoli più recenti: Watch Dogs e Tom Clancy's: The Division hanno mostrato cosa succederebbe se la sicurezza informatica fosse sotto attacco e la pericolosità del bioterrorismo. Con questo quinto capitolo si intende mettere in luce il crescente scetticismo verso le forme di governo e il timore che la società sia appesa a un filo, sospesa su un precipizio di cui non si vede il fondo.

Se Ubisoft sia riuscita davvero nell'intendo di trasmettere il medesimo senso di inquietudine che ha guidato gli sviluppatori nella creazione di Far Cry 5 lo sapremo giocandolo a partire dal 27 febbraio 2018 su PlayStation 4, Xbox One e PC.