Nel 1993 Doom rivoluzionava il mondo dei videogiochi con il suo mix unico di visuale in soggettiva, azione travolgente, violenza e horror. Un gioco epocale arrivato fino ai nostri giorni con il recente reboot dello scorso anno per PC, Xbox One e PlayStation 4 che oggi esce finalmente anche su Switch. Come se la sarà cavata la piccola console di Nintendo di fronte a questo forsennato sparatutto in prima persona?
Lo scorso anno Doom portava su PC, Xbox One e PlayStation 4 il miglior omaggio possibile al mitico Doom del 1993 di cui riprendeva il feeling di base e le principali caratteristiche, trattando il tutto con i mezzi tecnici di oggi ma non dimenticandosi del glorioso passato basato su una struttura di gioco essenziale, veloce e violenta. Nel Doom del 2016 eravamo chiamati, nei panni di un marine dello spazio, a respingere un’invasione di creature demoniache passando da un livello all’altro senza un attimo di tregua, con davvero poco spazio lasciato a trama a narrazione (che comunque non erano per niente male) e con un’atmosfera continuamente sospesa tra fantascienza classica e horror/splatter in un esaltante mix di vecchio e nuovo.
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Il gioco dello scorso anno univa infatti elementi del Doom tradizionale, in termini di mostri, armi e tipo di gameplay, a novità strutturali molto importanti e ben integrate nel contesto, come i potenziamenti per le armi e il maggior spazio concesso all’esplorazione rispetto al titolo originale. La modalità multigiocatore inoltre era molto completa e poteva rappresentare un validissimo modo per spezzare il ritmo del completamento al 100% della Campagna. Molto divertente ad esempio la possibilità di diventare un demone nel corso delle partite, che si portava dietro situazioni divertenti, vantaggi per la squadra che aveva il demone in campo, ma anche grandi opportunità per gli avversari (chi uccideva il demone poteva diventare demone a sua volta). In generale, il feeling del multiplayer, totalmente in linea con tutto il resto dell’operazione Doom, arrivava direttamente dagli anni ‘90/’00, e ricordava moltissimo le partite a Quake III: Arena, Unreal Tournament e a tutti i cosiddetti Arena Shooter di quell’epoca, con grande focus sulla conoscenza della mappa per approfittare prima degli avversari dei vari potenziamenti.
A oltre un anno e mezzo di distanza Doom è finalmente disponibile anche su Nintendo Switch e l’attesa di vedere come la piccola console di Nintendo se la cavasse con uno sparatutto in prima persona dal ritmo forsennato e graficamente impegnativo era davvero tanta.
La prima cosa positiva di Doom su Switch, che se scaricato dall’eShop di Nintendo pesa circa 22 GB, è la completezza. Troviamo infatti tutti i contenuti visti su PC, Xbox One e PlayStation 4, compresi i DLC (contenuti aggiuntivi scaricabili a pagamento) per il multiplayer e la modalità Arcade per (ri)giocare la Campagna in singolo cercando di ottenere i massimi punteggi in diverse categorie (numero di uccisioni, tempo impiegato ecc.).
Dopotutto i 59 euro richiesti per questa nuova versione non sono pochi considerando che il gioco ha ormai 18 mesi sulle spalle e che può essere acquistato per molto meno (anche oltre 30 euro di differenza) sulle altre piattaforme sulle quali è uscito. Questo per far capire che chi acquista Doom su Switch lo farà molto probabilmente per goderselo in modalità portatile (e sta qui in fondo il vero punto di forza di questa nuova versione), oppure perché ha solo Switch come console o non ha un PC abbastanza potente per farlo girare al meglio, nonostante l'ottimizzazione della versione per computer sia eccellente. Non a caso abbiamo giocato quasi esclusivamente in modalità portatile, provando però per un paio d’ore anche la modalità “docked” collegando Switch a un TV 4K/HDR da 55''.
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Graficamente parlando, il team di sviluppo che ha realizzato questa versione, Panic Button, ha dovuto fare i salti mortali per far girare il gioco in maniera sufficientemente fluida (trenta fotogrammi al secondo, il minimo sindacale) a una risoluzione non certo elevatissima, ma adatta al piccolo schermo della console (1280x720 pixel). In termini di fluidità, comunque, il risultato è stato portato a casa con successo, nonostante non manchi qualche calo sporadico laddove i nemici in campo iniziano a essere molti. Certamente, grazie alla maggiore potenza dei computer e di Xbox One e PlayStation 4, su queste ultime l'aggiornamento è molto più rapido (fino a sessanta fotogrammi al secondo) per un'esperienza di gioco più fluida e gradevole, ma comunque anche su Switch il gioco resta godibilissimo.
A livello puramente visivo siamo di fronte a un chiaro passo indietro rispetto a quanto visto un anno e mezzo fa, ma questo era da tenere in conto. Doom su Switch appare infatti limitato come definizione generale (il tutto ha un che di leggermente “sfocato”) e, a occhio, anche la risoluzione sembra talvolta calare, rendendo l'immagine meno nitida. Si apprezzano comunque, già a partire dal secondo livello nel canyon, il sistema di illuminazione e il dettaglio generale dei mostri, che appaiono solo molto sgraziati dalla lunga distanza per quanto riguarda le animazioni.
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In modalità portatile Doom deve scontrarsi con una certa difficoltà nei controlli, visto che i due Joy-Con di Switch non sono proprio l’ideale per uno sparatutto in prima persona dai simili ritmi di gioco. Regolando comunque la sensibilità dei due stick analogici nelle impostazioni di gioco, si ottiene un buon compromesso tra precisione e sensibilità. Resta il fatto che impugnando un Pro Controller (il joypad opzionale di Nintendo, più simile ai controller tipici di Xbox One e PlayStation 4) la situazione non può che migliorare, ma se il vostro scopo è soprattutto quello di divertirvi con Switch tra le mani preparatevi a un po’ di pratica con i controlli, soprattutto negli scontri in multiplayer.
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo scaricato Doom dal Nintendo eShop grazie a un codice review fornito da Bethesda. Il gioco, una volta scaricato, occupa circa 22 GB di spazio e quindi assicuratevi di avere spazio sufficiente nella memoria della console per l’installazione (in caso contrario dovrete munirvi di una schedina di memoria microSD). Abbiamo completato la Campagna in singolo in circa 14 ore e trascorso un’altra decina di ore con il multiplayer online giocando soprattutto in modalità Deathmatch. Anche se la prova è stata effettuata soprattutto in modalità portatile, abbiamo testato anche quella fissa con la Switch collegata a un TV 4K/HDR 55 pollici.
Può piacere a chi…
… ha sempre adorato lo stile di gioco di Doom
… è nostalgico degli sparatutto degli anni '90
… non disdegna massacrare creature infernali
Potrebbe deludere chi…
… preferisce sparatutto narrativamente profondi
… si aspetta la stessa qualità grafica vista su PC, Xbox One e PlayStation 4
… non ha molta dimestichezza con ritmi di gioco così elevati
Doom è un gioco consigliato ai maggiori di 18 anni.