Schiaffi, insulti, gelosia e atteggiamenti ossessivi. La violenza sulle donne può assumere mille forme, da quelle più evidenti a quelle che lasciano segni soprattutto nell’anima di una persona. Ma se pensate che l’amore malato sia una prerogativa solo degli adulti, vi sbagliate di grosso. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), Skuola.net ha chiesto a 7mila ragazzi (di ambo i sessi) come vivono il rapporto con il partner. Facendo emergere una situazione piuttosto allarmante.
Anche tra gli adolescenti volano schiaffi e insulti
Partiamo dai maschi. Tra i giovanissimi, 1 su 5 – 20% - ha alzato almeno una volta le mani su una ragazza (il 5% anche più di una volta), e più di un ragazzo su 3 racconta di aver insultato pesantemente una coetanea durante un litigio (il 5% lo fa di frequente). Ma le coetanee si difendono eccome: circa 3 ragazze su 10 – 28% - ammettono di aver picchiato il proprio fidanzato al culmine di una discussione (il 6% più di una volta). Aggressività che torna anche se ci si ferma alle parole: quasi la metà – 42% - si lascia andare a insulti pesanti nei confronti del partner (per il 9% è quasi un’abitudine).
Le giovani tendono a perdonare. Anche troppo
La conseguenza è una certa “accettazione” di questi episodi. Ad esempio, di fronte a uno schiaffo da parte del fidanzato, il 30% delle intervistate è disposta a perdonare a patto che non succeda più; il 3% addirittura lo giustifica; solo il 67% lo lascia. Laddove lui si limita a scenate di gelosia, la soglia di tolleranza sale ulteriormente: il 53% delle ragazze non chiude la storia (il 42% perché è convinta di poterlo cambiare, l’11% addirittura perché pensa che la gelosia sia una dimostrazione d’amore).
La gelosia innesca dinamiche fuori dal normale
La fonte di questa escalation di violenza potrebbe essere proprio la gelosia, molto accentuata in entrambi gli universi. Tra i maschi, la quota di quanti confessano di essere particolarmente gelosi della fidanzata è del 18%, del 21% tra le femmine. La manifestazione più esplicita di questo è il divieto di frequentare determinate persone (per il 13% dei gelosi, sia tra i ragazzi che tra le ragazze, e la prima cosa da fare). Tanti, invece, vogliono sapere in qualsiasi momento dove (e con chi) si trova il partner (9% tra i maschi, 14% tra le femmine). Tra i comportamenti tipicamente maschili c’è il voler imporre il modo di vestirsi e di truccarsi (6%). Tra quelli prerogativa delle ragazze la pretesa di controllare il telefono e il computer del fidanzato (9%). Ma qualcuno si spinge oltre: il 5% dei ragazzi intervistati li mette in pratica tutti quanti.
La vendetta dei maschi? E' sia concreta che virtuale
E se, invece, uno dei due decidesse sul serio di troncare il rapporto? C’è un 9% del campione maschile che tenterebbe di farla pagare. Le opzioni più gettonate? Atti vandalici sulle sue cose (33%), violenza fisica (17%) e minacce di mettere su Internet foto e video intimi (17%). Molte ragazze rinunciano a difendersi
Ma le ragazze, come reagiscono?
Laddove sono successe cose del genere la risposta è stata piuttosto ‘morbida’. Di fronte a comportamenti ossessivi dopo la fine della relazione – come chiamate e messaggi a ripetizione – 1 su 4 non ha fatto niente (il 49%, però, ha chiesto e ottenuto che smettesse; all’8% è bastato l’intervento delle famiglie; al 17%, invece, è servita una denuncia o una segnalazione). Mentre nel caso di ‘revenge porn’? A non prendere provvedimenti è stato ben il 30% delle vittime (il 23%, invece, ha chiesto e ottenuto la rimozione dei contenuti; un altro 23% ha dovuto coinvolgere i genitori; il 24% è dovuta ricorrere alla segnalazione o alla denuncia). Perché, però, le altre non hanno fatto nulla? Il 31% lo ha ritenuto inutile, il 23% per la vergogna, il 14% perché non sapeva come muoversi.
Il rancore incendia pure le ragazze
Le ritorsioni, tuttavia, appartengono anche all’universo femminile. Se, infatti, vengono lasciate contro la loro volontà, una buona quota di ragazze (7%), progetta la vendetta. Le loro armi preferite? In vetta c’è ancora il danno alle cose dell’ex fidanzato (13%) ma prende quota l’ipotesi di mettere in giro brutte voci su di lui (12%), senza dimenticare la messa online di materiale ‘piccante’ (7%).