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Casa degli orrori a Gizzeria: "Aveva un buco in testa suturato con il filo da pesca"

A Pomeriggio Cinque il racconto shock del comandante dei Carabinieri.

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Nuovi dettagli sull’ horror di Gizzeria, vicino a Lamezia Terme, dove una donna di 29 anni è stata schiavizzata e segregata per dieci anni assieme ai due figli di 9 e 3 anni, dal 52enne Francesco Aloisio Giordano. A Pomeriggio Cinque interviene in esclusiva Pietro Tribuzio, il comandante dei Carabinieri che ha scoperto il casolare degli orrori, come è già stato soprannominato. "La porta era chiusa a chiave con catena e lucchetto, la donna era accovacciata in un angolo, con questa coperta blu nella quale teneva la bambina", spiega ancora il militare.

"La donna ha dei segni molto evidenti su tutto il corpo. Lei stessa ci ha confermato che il buco in testa che le abbiamo trovato le è stato suturato dall’uomo con ago e lenza da pesca. Le impediva ogni tipo di visita medica". Al di là dei segni fisici ci sono soprattutto quelli di tipo psicologico: "Il bambino di nove anni è quello che ha subito un assoggettamento psicologico maggiore. È nato e cresciuto pensando che ciò che faceva il padre fosse giusto. Non ha mai percepito il male che il padre ha fatto a lui, alla mamma e alla sorellina".

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