Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L'Eures per l'occasione ha pubblicato il rapporto sul femminicidio in Italia. I dati non sono per nulla confortanti: nei primi dieci mesi del 2017 sono state uccise 114 donne. Si conferma così la tendenza registrata nel 2016, anno in cui la violenza sulle donne è tornata ad aumentare con una crescita del 5,6% rispetto l'anno prima.
Tra il 2015 e il 2016 il numero di femminicidi in Italia è passato da 142 a 150. Soprattutto a causa di una forte crescita del fenomeno nelle regioni del centro e del nord Italia. Nel 2016 la Lombardia è stata la regione in cui si è registrato il numero più alto di omicidi: 25 donne sono state uccise per mano di chi un tempo diceva di amarle. Al secondo posto il Veneto, con 17 donne assissinate (in forte aumento rispetto all'anno prima in cui si erano registrate sette vittime). Terza la Campania e quarta l'Emilia Romagna che hanno registrato rispettivamente 16 e 13 casi di femminicidio nel 2016.
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne a Ostia si gioca la partita in ricordo di Sara Di Pietrantonio, la studentessa romana uccisa il 29 maggio del 2016 dall'ex fidanzato. In campo personaggi dello spettacolo, calciatori di serie A e magistrati. Un match in onore di Sara, ma anche di tutte le altre vittime di femminicidio. A dare il calcio d'inizio della partita è stato Francesco Totti che prima dell'incontro ha fatto un appello per fermare la violenza. Anche Angelo Peruzzi ha voluto mostrare solidarietà alle donne vittime di soprusi. Presenti all'incontro la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, e la mamma di Sara Di Pietrantonio.