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Treviso, l'auto non è assicurata: la polizia blocca il funerale

Il corteo è potuto ripartire dopo un'attesa di circa dieci minuti

-afp

Stava accompagnando la madre in chiesa per l’ultimo saluto. La sua era la prima macchina dopo il carro funebre. Peccato che fosse sprovvista di assicurazione. E, proprio nel bel mezzo del corteo, gli occhi elettronici del targa system installati lungo la strada se ne sono accorti. E' quanto accaduto a Preganziol, in provincia di Treviso. Gli agenti della polizia municipale hanno dovuto bloccare il funerale e fermare il figlio della defunta, che guidava un’auto “fuori legge” da luglio. Il corteo funebre è ripartito dopo circa dieci minuti. Le esequie, poi, si sono svolte regolarmente. Lo riporta La Tribuna di Treviso.

Il targa system non perdona - Il corteo era partito dall’ ospedale di Treviso per raggiungere un paese della provincia. A circa metà tragitto, gli agenti della polizia locale hanno dovuto bloccarlo perché sul loro tablet è comparsa la targa dell’auto dell’uomo. Il motivo? La mancata copertura assicurativa, appunto. Il targa system non perdona. "Il nostro Comune ha installato una serie di varchi che scansionano le targhe dei veicoli in transito lungo la rete stradale, verificando se sono in regola con gli adempimenti di legge, in particolare revisioni e assicurazione", ha spiegato Rudi Sottana, comandante della polizia locale di Preganziol e Casier, che ha poi difeso i colleghi dicendo: “Hanno fatto il loro lavoro: e se con quell’auto senza assicurazione l’uomo avesse avuto un incidente?”.

I funerali - I funerali si sono svolti regolarmente nella chiesa di Sant’Antonio di Marocco, dove il figlio è arrivato con alcuni amici, dato che la sua macchina era stata sequestrata e portata via con il carro attrezzi. Il ragazzo, comunque, ha già provveduto a pagare l’assicurazione e a riprendersi l’auto. “Rendendoci conto del disagio, abbiamo cercato di essere comprensivi, ma ribadisco il corretto operato: piuttosto che un'omissione è meglio così. L’assicurazione quando si circola in strada oltre che obbligatoria per legge è fondamentale”, ha concluso Sottana, sottolineando l’umanità dimostrata dagli agenti nell’agevolare le procedure.

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