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Cona, la rivolta dei migranti: "Meglio in strada che in quel centro accoglienza"

In diretta a Mattino Cinque dal piccolo comune veneto, centinaia di profughi chiedono aiuto: "Siamo stati abbandonati"

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"Siamo stati abbandonati in questo posto, dormiamo al freddo nelle tende e da mangiare ci danno solo riso, sempre riso, ogni giorno riso. Non ce la facciamo più, preferiamo stare in strada che nel centro di Cona". Questo il grido disperato di centinaia di profughi che a Mattino Cinque chiedono una mano per lasciare l’ex base militare di Conetta, nel veneziano, dove sono stati accolti. Si tratta di una protesta che va avanti da settimane per sottolineare "condizioni che sono contro la dignità umana". Una situazione difficile anche per gli abitanti del paese come testimoniato dal sindaco Alberto Panfilo che ricorda come nella frazione ci siano 160 abitanti e 1200 rifugiati: "Qui si produce solo sofferenza, per chi vive dentro e per gli abitanti del paese. Non ne possiamo più".

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