Dopo le repliche di "Atti osceni", il progetto di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia su Oscar Wilde prosegue con "L’importanza di chiamarsi Ernesto", in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano dal 17 novembre. "Questa 'commedia frivola per gente seria' è l'esempio più bello di come Wilde, attraverso l'uso di un'ironia caustica e brillante, sveli la falsa coscienza di una società che mette il denaro e una rigidissima divisione in classi al centro della propria morale" spiegano.
"Il palcoscenico diventa un foglio bianco su cui far risaltare i 'colori' dei personaggi in un gioco che prende in prestito ai cartoon e all'immaginario pop la capacità di sintesi e di leggerezza. Si lascia campo libero ad una logica ribaltata che a volte sembra ispirarsi al mondo alla rovescia del nostro amato Lewis Carroll".
Nello spettacolo di Bruni e Frongia Ida Marinelli veste i panni di Lady Bracknell, Giuseppe Lanino quelli di John Worthing, Riccardo Buffonini quelli di Algernon Moncrieff; Elena Russo è Gwendolen e Camilla Violante Scheller la giovanissima Cecily, Luca Toracca veste la tonaca del reverendo Chasuble, Cinzia Spanò è la governante Miss Prism e Nicola Stravalaci il maggiordomo e il cameriere.
L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO
Dal 17 novembre al 10 dicembre
Martedì/sabato ore 20.30, domenica ore 16.00 (domenica 3 dicembre, ore 15.30)
Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano
Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org
Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50
www.elfo.org