"Sembra quasi un volersi mettere un po’ in mostra, in Italia c’è un po’ questo clima, ma se qualcuna ha da dire qualcosa deve fare i nomi. Ci devono essere delle prove". L’attore romano Claudio Santamaria commenta così lo scandalo molestie sessuali che da Hollywood è arrivato in Italia travolgendo il regista Fausto Brizzi. Intervistato in esclusiva da Mattino Cinque l’attore di "Lo chiamavano Jeeg Robot" preferisce non commentare nello specifico il caso Weinstein né quello del regista italiano.
"Non vorrei che come tutte le cose, sia in Italia che nel mondo, diventi un po’ una caccia alle streghe. Non vorrei che chiunque ha avuto qualcosa la usa per farsi pubblicità o tiri fuori delle storie senza poi avere delle prove effettive", aggiunge ancora Santamaria. "Penso che i processi si facciano in tribunale. Si va in tv col volto oscurato ed è un po’ difficile dare dei giudizi. Se sono accaduti realmente sono degli episodi molto tristi".
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