Il 21 novembre, davanti alla Corte d'appello di Brescia, si terrà l'incidente probatorio su alcuni reperti mai analizzati da cui potrebbero venire novità riguardo la posizione di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo per la strage di Erba (Como) in cui furono uccise quattro persone, tra cui un bambino di due anni, e una quinta rimase gravemente ferita. Si tratta di accertamenti su una tenda insanguinata, un accendino, un paio di guanti smarriti sul luogo del delitto: potrebbero portare a una richiesta di revisione del processo.
Da analizzare ci sono anche frammenti di unghie e Dna sul giaccone della madre uccisa e capelli sulla felpa del figlio. Questi elementi, come la tenda con tracce di sangue e gli altri reperti, sono custoditi all'Università di Pavia, nel deposito giudiziario a Como, nei laboratori dei Ris di Parma. Olinda e Rosa stanno scontando gli ergastoli in due diverse carceri nel Milanese, posso incontrarsi per tre volte al mese.