C'è una Carla Bruni che non ti aspetti. Timida e autoironica, che guarda dritto negli occhi e non si sottrae a nessun tipo di domande. Che siano amore, famiglia o lavoro. L'ex première dame di Francia è a Milano per promuovere il suo nuovo disco, "French Touch", prodotto da David Foster in cui canta - in inglese - le canzoni che l'hanno accompagnata nella sua adolescenza. E a Tgcom24 confessa: "Ho ricoperto mille ruoli, ma la verità è che ho avuto sempre tanta fortuna"
Carla, non hai avuto paura a confrontarti con mostri sacri come i Rolling Stones o i Depeche Mode?
I Rolling Stones sono andata a vederli a Parigi dieci giorni fa e mi han detto che la mia versione è piaciuta loro. Non ho neanche pensato al confronto. Una canzone in fondo è una canzone. Non è il David di Michelangelo. Puoi fare una ottima canzone nella vita e poi basta. Una canzone per me è semplice, qualcosa di ludico, non vedo l'aspetto mitico. Non dico che mi sento una assoluta collega di questi geni. Ma in fondo sì (ride, ndr).
Sono tutti brani legati alla tua adolescenza...
Canzoni che ascoltavo a 14 anni e che cantavo anche 100 volte di fila. Tutte canzoni antiche, degli anni 60, 70 e una degli anni 90. La cover dei Depeche Mode, Enjoy the Silence, è la più attuale, anche per quello che dice: il silenzio è una necessità, in questo mondo di oggi c'è rumore dappertutto.
Un disco tutto in inglese, in italiano quando?
Ho già cantato in italiano molte volte. David Foster ha avuto questa idea che mi è piaciuta e l'ho assecondato.
Come definiresti il tocco francese che hai dato ai brani?
C'è anche un tocco italiano. C'è il mio modo femminILe, dolce. Romantico. Sono molto timida, anche se non sembra...
Ci sarà anche una tappa italiana del tour?
Sicuramente dopo la primavera. La mia bambina è ancora piccolina e faccio giusto dieci o quindici giorni di tour. Non lo faccio come se fossi Bob Dylan che fa 300 date all'anno. Io non ci riesco. Mi viene l'ansia e la nostalgia. Non voglio lasciare soli i miei due bambini che adoro. Quindi sarà un tour più lungo e allungato.
Carla Bruni sempre sotto i riflettori, spesso con ruoli diversi, c'è un segreto?
Non ho un talento né un' intelligenza particolare, ma ho avuto tanta fortuna e ho cercato di approfittarne al massimo.
Il ruolo in cui ti sei sentita più disagio?
In famiglia come madre non è semplice. Professionalmente mi sento non tanto a mio agio ma neanche a disagio. Sono una persona che si adatta. E sono molto fortunata. La vita per me è sempre stata abbastanza facile. O non sono mai a mio agio o non sono a disagio. Comunque sono lì in mezzo. Magari sono una brava attrice (ride, ndr). E mi sbaglio.
La tv e il cinema ti tentano?
Sono tornata alla musica per tornarci. Sono aperta a tutte le proposte, non mi sembra però che io sia una grande attrice e anche la tv è molto difficile. È un mestiere. Credo molto nei mestieri. Non mi piace passare da una cosa all'altra. La moda era la fine della mia carriera.
A proposito di moda, come è stato tornare a sfilare per Versace?
Molto commovente, abbiamo aspettato per 15 minuti dietro una tenda, eravamo tutte tese perché non sfilavamo più da anni. Con alcune non ci vedevamo da vent'anni. Ma non ho nessuna nostalgia di sfilare. Anzi, sarebbe sconcertante con la pelle come la mia oggi (si guarda le mani, ndr). Li eravamo solo noi, ma scendere in campo con le bambine no. Noi eravamo tutte donne alla nostra epoca. Avevamo tra i 20 e i 30 anni. Oggi sono bambine.
Cosa pensa Carla Bruni dei recenti scandali sessuali?
È un sollievo per le persone molto conosciute ed è un esempio per le donne anonime che subiscono al lavoro, in un ufficio e non hanno la forza di denunciare. Secondo me bisogna però aspettare a giudicare, la presunzione di innocenza esiste. Queste cose vengono fuori in modo molto potente e penso che una tiri l'altra. A me non è mai successo niente. Sarò fortunata?
Trump ha detto che ha avuto una storia con te...
Non l'ha fatto solo con me. Si è inventato di avere avuto una relazione con un mucchio di altre donne, tra cui anche Madonna, che da sempre milita contro di lui. Ho incrociato due volte il signor Trump in un aereo e in un ristorante. Mi ha fatto sorridere questa cosa che ha detto, spero che non mi faccia cancellare la tournée dopo la mia smentita (ride, ndr).
Brigatte Macron ha ricevuto molte critiche per l'età, cosa ne pensi?
Che le critiche sono più legate alla posizione che alla donna. Quella sull'età è folle. Cosa ci può fare uno sulla propria età? L'amore non è una questione di età. Come la gonna, è una questione di gambe.
A proposito di amore, con Nicolas Sarkozy come è andata?
Un colpo di fulmine, prima non ci credevo.
A dicembre sono cinquant'anni, come ci arriva Carla Bruni a questo traguardo?
Come se avessi 20, 30 anni, sono invecchiata ma non sono tanto maturata. Oggi però so quello che so e quello che non so fare nella vita.