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Finanziamento del terrorismo: ecco cosa fa il Parlamento Ue per bloccarlo

Le commissioni stanno lavorando a nuove strategie per arrestare il flusso di fondi alle organizzazioni terroristiche

-afp

Il cosiddetto Stato islamico (o ISIS) si sta indebolendo, ma la battaglia contro il terrorismo è ancora lunga e per combatterla bisogna bloccare le fonti di finanziamento dei terroristi. È per questo motivo che le commissioni parlamentari stanno lavorando a nuove strategie per impedire il finanziamento delle azioni e organizzazioni terroristiche.

L'obiettivo degli eurodeputati è combattere il riciclaggio mondiale di denaro e la criminalità organizzata per prevenire gli attacchi e bloccare il flusso di fondi. Il rapporto "Tagliare le fonti di sostentamento dei jihadisti" propone un sistema di scambio di informazioni fra le agenzie di sicurezza nazionali.

Lo scambio dovrebbe essere coordinato da unità di intelligence finanziaria. "Il terrorismo è un crimine globale", ha spiegato Javier Nart, europarlamentare spagnolo dei Democratici e Liberali e relatore del rapporto, "la risposta deve quindi essere globale". Il continuo flusso di denaro tiene in vita le organizzazioni di jihadisti. Il problema è che le informazioni su questo flusso di denaro sono disperse fra diversi stati membri dell'UE e quindi è difficile individuarne la provenienza e bloccarlo.

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