Stop dell'aumento a 67 anni dell'età pensionabile dal 2019 per 15 categorie di lavori gravosi: le 11 già fissate dall'Ape social (tra cui maestre, infermieri turnisti, macchinisti e edili) e altre 4 (agricoli, siderurgici, marittimi e pescatori). Questa la proposta messa dal governo sul tavolo tecnico a palazzo Chigi, secondo quanto riferiscono i sindacati. Si tratta di una platea di 15-20mila persone. Per la Uil però "non è sufficiente".
Inoltre il governo ha proposto "una commissione con Inps, Istat, Inail i ministeri della Salute, del Lavoro e dell'Economia e forse anche i sindacati, che lavori fino a giugno o anche settembre" per calcolare le differenze nella speranza di vita in base al lavoro che si svolge.
Per i sindacati non è sufficiente - "La proposta del governo per bloccare l'età di pensionamento non è sufficiente", lo afferma il segretario confederale della Uil Domenico Proietti, al termine del tavolo tecnico sulle pensioni a palazzo Chigi. "Ci rivediamo giovedì e poi ancora lunedì", spiega il sindacalista. Mercoledì è invece prevista una riunione unitaria tra Cgil, Cisl e Uil.
Boeri: "Aumento sia graduale" - Non bisogna bloccare l'aumento dell'età di pensionamento legato all'aspettativa di vita, ma piuttosto bisognerebbe "fare cambiamenti annuali" e non triennali in modo che l'adeguamento sia graduale. Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, parlando a un convegno dei giovani imprenditori di Confcommercio. Boeri si è detto invece favorevole ad individuare lavori usuranti verificando le diverse speranze di vita in modo da sottrarli all'aumento.