TELEBESTIARIO

Togliete la Littizzetto a Mika

TELEBESTIARIO di Francesco Specchia

© agenzia

Un elefante in una cristalleria (scrive, giustamente, il collega Davide Turrini sul "Fatto Quotidiano.it"). Ma anche i cavoli a merenda. O la finta anarchia di una pernacchia infilata in una canzone dei Beatles.Questa è Luciana Littizzeto, piazzata dall'agente Caschetto come ospite in "Casa Mika" (Raidue, martedì prime time). Luciana, ovvero la spalla di Mika straordinariamente in grado di distruggerne ogni poesia.

Un po' come piazzare Anna Maria Barbera di Zelig accanto a Gene Kelly che canta sotto la pioggia. E dire che la seconda edizione del suddetto show era - e resta - un gioiello di suggestioni. Mika è un gigante a sua insaputa. Un gigante educato che passeggia, anzi danza su un copione zeppo di citazioni. Mika omaggia i grandi varietà della Rai anni 60, invitandone perfino i protagonisti (mai visto un duetto così carico di energia come quello con l'ultrasettantenne Rita Pavone). Cita, con devozione, Le cronache di Narnia di C. S. Lewis nell'armadio che attraversa le dimensioni; innesta nello spettacolo canoro una minifiction a metà fra Peter Pan e i viaggi nel tempo del Doctor Who; introduce Gregory il mostro peloso timido che pare uscito da Monsters della Disney. Citazioni. Infine, ammicca agli animalisti attraverso due cani-spettatori che fanno il verso ai vecchietti del Muppets Show.

Il ritmo c'è, le canzoni anche, la presenza scenica pure. Metteteci anche lo spogliarello d'altri tempi di Dita Von Teese che fa il verso a Marilyn e quello del conduttore stesso - non senza imbarazzo - ed otterrete un viaggio scherzoso e sentimentale nel ventre della cultura pop. Epperò, diciamocela tutta, l'ascolto è stato una chiavica. Specie considerando i costi del programma: 9% di share e 1.843.000 spettatori per tre ore di messa in onda contro il 14,4% di share e 3.312.000 dell'anno scorso. Certo, c'era la partita. Certo, lo sprofondamento nella terza ora porta, inevitabilmente, a cali di tensione. Certo, c'era la Littizzetto, il nostro elefantino dondolante su una ragnatela, come dice la canzoncina (che Mika potrebbe adattare su un falsetto alla Freddie Mercury). Tutti elementi migliorabili, in attesa del secondo appuntamento. Spero...