L'ORDINE DEL FUTURO RE

Arabia Saudita, arrestato per corruzione il miliardario principe Alwaleed

Insieme a lui sono finiti in carcere altri 10 principi e 38 ex ministri. A procedere con gli arresti la commissione anti-corruzione istituita dall'erede al trono Mohammed bin Salman

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Il principe miliardario saudita Alwaleed bin Talal è stato arrestato nell'ambito dell'operazione anti-corruzione voluta dall'erede al trono Mohammed bin Salman. Nel mirino del futuro re anche altri dieci principi e decine di ex ministri, accusati di aver messo "il loro interesse personale al di sopra di quello pubblico". Il principe Miteb bin Abdullah, tempo fa considerato un contendente al trono, è stato invece rimosso dalla carica di capo della Guardia Nazionale.

Il 32enne erede al trono Mohamed bin Salman è considerato di fatto il reggente dell'Arabia Saudita, guidata ancora dall'81enne re Salman. A procedere con gli arresti degli 11 principi e dei 38 ex ministri è stata la nuova commissione anti-corruzione istituita dal futuro re. 

Tra gli arrestati il nome più noto è quello del miliardario Alwaleed bin Talal, uno degli uomini più ricchi al mondo, sempre in vertice alle classifiche di Forbes e altri magazine. Bin Talal ha investito recentemente nel tech e nei prodotti della Silicon Valley. Ha azioni in Apple, è il proprietario del gruppo televisivo Rotana, ha investito nella News Corporation di Rupert Murdoch. Poche settimane fa ha acquistato insieme ad altri investitori il Plaza Hotel di New York di proprietà di Donald Trump. Insieme al principe Alwaleed sono finiti in carcere decine di uomini illustri dell'Arabia Saudita, tra cui parenti dello stesso erede al trono che ha ordinato gli arresti. 

Già a settembre la commissione anti-corruzione aveva incarcerato una ventina di persone, anche influenti religiosi del clero wahabita che erano contrari alla politica estera di Mohamed bin Salaman segnata dalla rottura con il Qatar.