Minorenni violentate a Roma, "Alessio il sinto": "Se parlate vi ammazzo"
E' la minaccia che il nomade di 21 anni, di origine bosniaca, ha lanciato alle 14enni per ottenere il loro silenzio. Il prefetto: "Momento difficile per la città, ma denunciate"
"Se raccontate qualcosa vi ammazzo". Con questa minaccia il 21enne nomade, ora in stato di arresto, era riuscito a ottenere il silenzio delle 14enni violentate a Roma, a maggio. "Alessio il sinto", così si fa chiamare su un profilo fake di Facebook, aveva adescato la sua giovane-vittima online. Il giorno dell'appuntamento la ragazza era andata con un'amica, ma anche il 21enne non era da solo e le sue intenzioni erano tutt'altro che buone.
Nell'incontro il nomade ha scoperto le carte rivelando le sue vere intenzioni: sotto la continua minaccia di morte ha violentato la 14enne adescata online, legandola a un albero, nel boschetto in cui si erano dati appuntamento; mentre l'amico faceva da palo e teneva l'altra; il 21enne poi ha violentato anche l'amica. Il tutto sotto le continue minacce di morte, nei loro confronti e nei confronti dei loro familiari.
Per questo non hanno parlato. "
Avevamo paura, non abbiamo detto nulla", hanno raccontato le vittime agli inquirenti, come scrive
Il Messaggero. Inizialmente la 14enne adescata sul web era rimasta affascinata dal ragazzo che diceva, mentendo, di essere imparentato con i Casamonica e di appartenere a una famiglia malavitosa ricca e potente.
Dopo la violenza, nuova violenza, questa volta psicologica: "Alessio il sinto" infatti
telefonava anche a casa di una delle due per chiedere alla madre, ignara, il motivo per cui la figlia non volesse uscire con lui. Poi finalmente la scoperta, i genitori di una delle vittime hanno scoperto quanto successo e hanno avvertito gli altri genitori prima di andare a denunciare il fatto alle forze dell'ordine, che hanno poi arrestato i due nomadi.
Il prefetto: "Momento difficile per la città, ma denunciate" - "È indubbio che la città stia vivendo un momento molto difficile. Anche se non c'è un allarme specifico. Episodi di intolleranza, violenza ultra' e fuori dalle discoteche. Ora questa brutta storia. Dobbiamo denunciare e condannare questi atti deprecabili". Lo dice Paola Basilone, prefetto di Roma, intervistata dal Corriere della Sera dopo la notizia della stupro di due quattordicenni: "Roma soffre, è innegabile. C'è soprattutto tanta sofferenza sociale, ma nessuno deve avere paura".
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