Dopo il bacio di Rodin, Facebook censura anche la Fontana delle Tette di Treviso. "Mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi" è questa la dicitura che appare quando l'algoritmo del social network decide di non pubblicare alcune foto, anche se sono artistiche. A denunciare l'accaduto è Francesco Livorsi che si è visto rimborsare i soldi che aveva versato all'azienda di Zuckerberg per promuovere in rete la sua galleria d'antiquariato che ha sede proprio accanto alla fontana.
"Quella scultura è forse il simbolo più noto di Treviso nel mondo, la conoscono tutti. Essendo proprio accanto all’ingresso della nostra galleria, per noi è un punto di riferimento assolutamente irrinunciabile" ha detto Livorsi alla Tribuna di Treviso. In effetti sul profilo Facebook della Livorsi&Sòstero, galleria di cui Francesco è contitolare, ci sono diversi riferimenti alla celebre fontana.
"I problemi sono iniziati - spiega - quando abbiamo cercato di promuovere la nostra galleria sul social network acquistando degli spazi promozionali". Livorsi racconta che sono state pagate regolarmente le inserzioni, compilati i forum. "Ma non c’è stato verso di vedere uscire la nostra promozione, i soldi ci sono pure tornati indietro". Tutta colpa di quella scultura che mostra il seno.
Una censura che i titolari della galleria ritengono molto grave: "Noi viviamo immersi nella bellezza se un algoritmo comincia a censurare le nostre piazze, le nostre fontane, che fine faranno anche Firenze, Roma, le nostre gallerie d’arte" conclude con amarezza.