"Questo è il mio ultimo live, ora mi dedico al nuovo album di inediti". Loredana Bertè è in gran forma. Capelli azzurri, minigonna in pelle che sfodera le gambe bellissime, la cantante ha chiuso il tour "Amiche Sì" che l'ha portata in giro per l'Italia al Teatro Nazionale CheBanca di Milano. Neanche una poltrona libera. La Bertè è da sola sul palco e senza l'ausilio di una guest regala due ore di emozione e spettacolo. Le basta la voce, oggi più potente, e la sua "Treccani" di brani che come perle preziose arrivano dritte al cuore.
Ad accompagnare Loredana c'è l'amica di sempre e fedele corista Aida Cooper. "Abbiamo litigato tante volte, ma per me è una sorella, in un momento particolare della mia vita come questo, in cui non sto benissimo, è sempre al mio fianco", racconta. Abbraccio commosso. E via con il concerto.
Loredana canta i suoi cavalli di battaglia, ringrazia tutti gli autori che nel corso della carriera - quest'anno ha festeggiato i 40 anni - hanno scritto per lei. Da Fossati a Lavezzi, da Pino Daniele a Mango, che omaggia con "Buongiorno anche a te" e "Re". Ad applaudirla ci sono intere generazioni. Ragazzi e genitori, c'è il popolo gay di cui la Bertè è una vera icona, e ci sono gli amici artisti: da Barbara d'Urso a Rosita Celentano, da Ron a Giovanni Ciacci.
Uno striscione campeggia con la scritta "Loredana Sposami", e lei impazzisce: "Chi può dirlo? Non c'è due senza tre". Ma c'è anche lo spazio per le emozioni, quando dedica "Luna" all'amata sorella Mia Martini e una rabbiosa "Padre davvero" al papà recentemente scomparso: "E' sempre stato un padre padrone, oggi che non c'è più non sono in lutto, sono felice perché posso finalmente spargere le ceneri di mia sorella nel mare di Bagnara Calabra, come avrebbe voluto lei".