Davide Petrella è uno degli autori più richiesti. Ha cominciato a scrivere per Cesare Cremonini e poi sono arrivate le hit di successo per Gianna Nannini, J-Ax, Fedez ed Elisa. Adesso passa dall'altra parte della barricata. Dopo l'avventura nella band Le Strisce, ecco infatti la nuova sfida da solista: con il singolo "Skyline". "Sono soddisfatto, ho fatto un bel lavoro anche sulla voce", racconta a Tgcom24.
Davide, Skyline è il primo singolo in questa nuova avventura da solista, ce lo racconti?
Dopo Einstein, un primo brano che ho messo in Rete senza pretese, e che mi piaceva tantissimo in quel momento della mia vita. E' la prima canzone con cui mi presento. Mi sono divertito molto, sto lavorando da mesi. Vengo da un gruppo, Le Strisce, e l'approccio era completamente diverso. Adesso mi sto prendendo delle libertà che prima non potevo prendere.
Come è passare dall'altra parte?
E' proprio un mestiere diverso. Prendo tutto con molta serietà, è la mia passione. Sia scrivere sia cantare...
Quando hai cominciato a scrivere?
Da ragazzino, certe cose non si scelgono. Ho ancora dei quaderni, già a sei-sette anni scrivevo canzoni sugli animali. A 12 anni ho cominciato prendere lezioni di batteria e chitarra, ho scoperto che mi piaceva e ho capito che più che suonarle mi piaceva scriverle le canzoni. E' nato tutto spontaneamente. Mi è piovuto addosso.
Cosa ti ispira?
Tantissime cose, potrei scrivere una canzone su tutto. E' un allenamento costante, scrivere mi aiuta a scrivere. Puoi essere bravo e talentuoso quanto vuoi ma devi darti sempre degli stimoli nuovi. Grazie anche ai musicisti e agli artisti con i quali mi approccio.
Cosa provi quando quando i grandi della musica cantano le tue canzoni?
Una bella sensazione, con tutti quelli con cui collaboro si crea sempre un rapporto interessante a livello umano e c'è uno scambio di idee. Io non scrivo 'per' ma 'con'. La chiave secondo me è proprio collaborare.
Un capitolo a parte merita Cremonini...
E' il primo che ha creduto in me, è nato tutto in modo spontaneo, ci siamo riconosciuti subito. Scrisse alla mia band dopo che avevamo mandato una canzone, poi abbiamo suonato con lui e abbiamo cominciato a collaborare per gioco. Dopo 'Logico' è nato tutto. E' stato lui a dire agli altri artisti di testarmi.
Con chi ti piacerebbe duettare?
Mina e Celentano, con una canzone scritta da me. Proprio per giocare facile.
Cosa puoi anticiparci dell'album?
E' stato un vero e proprio divertimento. Questo disco mi è servito per sfogarmi, con cose che non ho mai preso in considerazione prima. Non saprei cosa aspettarmi. Ci sono colori diversi. Ho fatto un bel lavoro anche sulla voce. E sono molto contento. Spero di essere riuscito a non copiare o duplicare altri. La mia unicità deve essere solo mia.