Un veicolo è piombato su una pista ciclabile a New York investendo alcuni passanti. Almeno 12 persone sono rimaste ferite e 8 sono morte, fra le quali un cittadino belga e cinque argentini. L'uomo alla guida del pick-up, un 29enne uzbeko, Sayfullo Saipov, è sceso dal mezzo armi alla mano urlando "Allah akbar". Il killer, che ora è piantonato in ospedale, ha detto di aver agito per l'Isis e di essere "orgoglioso" dell'attacco.
Nessun collegamento diretto però per ora è emerso con lo Stato islamico e quindi la pista più battuta è quella del famigerato "lupo solitario": le indagini continuano in attesa di sentire proprio l'aggressore, ricoverato in ospedale dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Si riaccende il dibattito sull'immigrazione - L'attacco, il peggiore a New York dall'11 settembre, riaccende il dibattito sull'immigrazione negli Stati Uniti, complicando una settimana già difficile per il presidente Donald Trump. Proprio Trump dopo aver mostrato un'iniziale cautela parla di "attacco terroristico" e annuncia: "ho ordinato al Dipartimento per la Sicurezza Nazionale un rafforzamento dei controlli già duri" su chi entra nel Paese.
L'attentatore fermato da un agente - La sparatoria è avvenuta dopo le 15 locali nella zona tra Hudson Street e Chambers Street, a pochi isolati dal World Trade Center. L'attentatore per colpire ha utilizzato un pick-up bianco con il logo di Home Depot (una popolare catena di bricolage). Ha investito diversi ciclisti e anche pedoni prima di schiantarsi su uno scuolabus, causando il ferimento di due adulti e due bambini. Dopo aver terminato la sua folle corsa è sceso con in mano una sparachiodi e una pistola ad aria compressa. Un poliziotto, Ryan Nash, gli ha sparato all'addome dopodiché l'attentatore è stato arrestato. Sottoposto a intervento chirurgico, non è in pericolo di vita.
Già interrogato per terrorismo nel 2015 - Sayfullo Saipov, venne interrogato da agenti federali dell'Homeland Security nel 2015 per sospetti legami con elementi jihadisti, ma non emersero prove e non fu indagato. Secondo l'emittente Abc, il nome e l'indirizzo di Saipov vennero indicati come "punto di contatto" per due elementi inseriti nell'elenco dell'antiterrorismo perché arrivati da "Paesi minaccia". Uno dei due da allora è sparito ed è ricercato come "sospetto terrorista".
Trump: "Stretta sui controlli" - Il presidente americano Donald Trump è stato informato dell'incidente a New York è ha commentato l'accaduto su Twitter. "Quello di New York City sembra un altro attacco opera di una persona molto malata e folle. Le forze dell'ordine stanno seguendo il caso da vicino. NON NEGLI USA!", ha twittato. In un secondo momento ha postato un nuovo tweet: "Non possiamo consentire all'Isis di tornare o entrate nel nostro paese dopo averlo sconfitto in Medio Oriente e altrove. Basta!".
I have just ordered Homeland Security to step up our already Extreme Vetting Program. Being politically correct is fine, but not for this!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 1 novembre 2017
Gentiloni: "Vicini ai neworkesi" - Messaggio di cordoglio e solidarietà da parte del presidente del Consiglio italiano agli Stati Uniti dopo l'attacco nella Grande Mela ad Halloween, dove sono morte 8 persone. "L'Italia abbraccia New York colpita dall'attentato. Vicini alle famiglie e alle autorità contro il terrore", ha scritto su Twitter Paolo Gentiloni.