“Siamo vicini a una soluzione, però chiedo a tutti voi di continuare ad aiutarci. Anche se non dovesse servire per Elisa, servirà per un’altra eventuale Elisa, per un Francesco o chicchessia”. Questo l’ennesimo appello di Fabio, il papà di Elisa. La piccola, 3 anni appena, lotta da quando è nata contro una rara forma di leucemia che colpisce un bambino su un milione. Attualmente, sta affrontando il quinto ciclo di una chemioterapia sperimentale, ma potrà arrivare al massimo al settimo o all’ottavo.
“Su tre anni di vita, uno e mezzo lo ha vissuto in ospedale. Non sa cosa voglia dire andare al mare, non sa cosa voglia dire vedere un fiore, una capretta, una montagna o qualsiasi altra cosa che si dovrebbe far vedere a un bambino di quell’età”, ha spiegato Fabio con gli occhi lucidi e il volto tirato. E ha continuato: “Grazie allo staff medico che la sta seguendo, mia figlia sta facendo grandi progressi. Però, questo è solo un palliativo. Il nostro obiettivo è trovare un donatore di midollo osseo compatibile al 100%”.
Il rischio di recidiva è molto alto. Per questo i genitori della piccola - ricoverata all’Ospedale Bambino Gesù di Roma - hanno lanciato una campagna social per spingere le persone a fare i test di compatibilità e trovare, così, nuovi potenziali donatori.