Sei mesi di reclusione e il pagamento delle spese legali: è questa la condanna di primo grado a un uomo ritenuto responsabile di aver investito volontariamente e ucciso un cane nella provincia di Foggia. L'incidente mortale avvenne nel 2014 e fu ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell'officina del padrone dell'animale, che si chiamava Spillo. Alla sentenza esulta l'Oipa, l'Organizzazione internazionale per la Protezione degli Animali, che ha seguito da vicino l'iter giudiziario: "E' un precedente importantissimo dal punto di vista legale, è una grande vittoria". E il sospetto è che ci si trovi davanti a un serial killer dei cani nella zona di San Severo.
L'esultanza alla sentenza "E' stata riconosciuta la gravità della condotta di un uomo che ha volutamente causato la morte di un essere vivente – commenta l'avvocato Claudia Taccani, responsabile Sportello Legale Oipa. - E' un precedentemente importantissimo e raro da un punto di vista legale in quanto la condanna, anche se di primo grado, è per uccisione di animale e non per la violazione del Codice della strada, quindi è stata riconosciuta la responsabilità penale".
La storia Quella mattina del 10 luglio 2014 il cane Spillo era fuori dalla recinzione dell'officina del suo padrone in attesa del suo arrivo, quando su di lui è piombato un furgone della nettezza urbana, che poi lo ha lasciato agonizzante sull'asfalto. Poco dopo l'investimento, il suo padrone lo vedrà morire tra le sue braccia.
Grazie alle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l'accaduto, è iniziata una lunga battaglia giudiziaria che si è conclusa con la sentenza di primo grado: 6 mesi di reclusione per l'investitore, più il pagamento delle spese legali. E l'organizzazione per la protezione degli animali sospetta che ci siano altri casi da imputare al condannato.
Il dubbio dell'Oipa: "E se si trattasse di un serial killer di cani?" I volontari dell'Oipa, come si legge nel comunicato dell'associazione animalista, hanno raccolto testimonianze che attestano che nell’ultimo anno, nella zona di San Severo (Foggia) si sono registrati la morte o il ferimento di circa quindici cani, sia di proprietà che randagi. La vettura e il guidatore potrebbero essere sempre gli stessi, è il sospetto.
"Come associazione abbiamo fatto un esposto perché sia fatta chiarezza su questa inquietante serie di uccisioni e ci costituiremo parte civile nell’eventuale procedimento penale a carico dell’investitore – aggiunge Linda Tortorelli, delegata Oipa di Foggia e provincia. – Non è ammissibile che degli esseri viventi siano considerati bersagli per sadici divertimenti: i cani randagi sono sotto la tutela del comune, quindi la loro uccisione deve essere perseguita come reato. Ci auguriamo che l’autorità giudiziaria punisca il colpevole di questo vergognoso crimine".