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Covid, Israele: "Dal 18 aprile stop all'obbligo di mascherina all'aperto"

Resta, invece, in vigore l'obbligo di indossare il dispositivo di sicurezza al chiuso

Covid, prove di normalità in Israele: bar e ristoranti aperti grazie a vaccinazione

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Con il vaccino la "guerra" contro la pandemia si può vincere davvero. Lo dimostrano queste immagini che arrivano da Israele nel giorno in cui gran parte delle attività economiche, inclusi ristoranti, caffè, scuole (in alcune aree a basso tasso di infezione), eventi culturali, attrazioni turistiche, hanno ripreso a funzionare. Grazie, soprattutto, ad una massiccia vaccinazione condotta a tempo di record. "Ne stiamo uscendo", ha annunciato con comprensibile soddisfazione il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Quasi 5 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose, 3 milioni e 800mila anche il richiamo: oltre il 40% della popolazione è "protetta" dal Covid. E i risultati si vedono: il tasso di positività è crollato al 4,3% rispetto al 10% di gennaio.

Da domenica 18 aprile in Israele non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all'aperto. E' quanto stabilito da una direttiva del ministero della Sanità. La norma fu introdotta circa un anno fa per arginare la diffusione del Covid-19. Resta, invece, in vigore l'obbligo di indossare il dispositivo di sicurezza al chiuso. 

La decisione era in discussione da diverse settimane, ma secondo il Jerusalem Post, le autorità avrebbero deciso di aspettare la fine delle festività nazionali del Giorno del Ricordo e della festa dell'indipendenza, temendo che le celebrazioni senza mascherine potessero portare a un picco dei contagi.

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