Colapesce: "Infedele per natura a qualsiasi categoria"
E' uscito il 27 ottobre il terzo disco del cantautore siciliano
Gioca con gli opposti Colapesce nel suo terzo album "Infedele", uscito il 27 ottobre, e 'tradisce' senza paura i generi musicali preconfezionati, passando dall'elettronica al fado. "Sarebbe ingiusto definirlo semplicemente un disco indie. Musicalmente sono infedele anche a me stesso, non appartengo a nessuna parrocchia" racconta il cantautore siciliano a Tgcom24.
Anticipato da "
Ti attraverso" e "
Totale", il disco è prodotto dallo stesso Colapesce insieme a Jacopo Incani - meglio noto come IOSONOUNCANE - e Mario Conte (che aveva già collaborato al precedente "Egomostro").
Partiamo dalla copertina di "Infedele": una foto della tua prima comunione...
Volevo giocare sul concetto di infedeltà, che lega tutti i brani del disco. E' un modo per sottolineare il fatto che io non appartengo a nessuna parrocchia, non mi ritrovo in nessuna definizione preconfezionata.
Perché hai scelto proprio un'immagine religiosa?
L'infedeltà può abbracciare vari ambiti, in questo momento storico quello religioso è particolarmente spinoso.
Nell'album convivono influenze musicali molto diverse...
E' molto vario, sarebbe ingiusto definirlo genericamente un disco indie. Spazia dall'elettronica al fado portoghese, fino ad arrivare musica d'autore italiana. Sono infedele anche a me stesso, musicalmente parlando.
Nell'ultimo periodo si sono presi una rivincita molti artisti indie. Cosa ne pensi di questa tendenza?
Sicuramente è un dato positivo per la musica indipendente. Spero però che questa grande attenzione non porti ad un'omologazione a certi standard del mainstream.
In che senso?
La musica indipendente è svincolata da qualsiasi tipo di logica. La sua forza è portare contenuti forti senza essere influenzata dai gusti del pubblico. Il rischio è che si possa snaturare, che si possa appiattire.
Com'è si è formata la track-list del disco, ci sono brani che avevi nel cassetto già da tempo?
Sì, per esempio "Ti attraverso" e "Sospesi" hanno avuto una genesi lunghissima. Sono molto lento e preciso in fase di lavorazione, essendo anche musicista e produttore. Mi prendo tutto il tempo che mi serve.
A questo disco hai lavorato con Iosonouncane. Com'è nata la collaborazione e come è stata portata avanti?
Con Jacopo (Incani ndr.) è nata prima di tutto un'amicizia. E' stato interessante, si è creato un perfetto equilibrio anche se abbiamo personalità diverse. Lui, da buon sardo, è molto più concreto mentre io, come siciliano, sono più trasognante.
A partire da gennaio sarai in tour in tutta Italia. Che tipo di spettacolo sarà?
Come repertorio ci sarà tutto "Infedele" più alcuni brani tratti dai precedenti album, con molte sorprese. Sul palco saremo in cinque, più altrettanti tecnici. Lo stiamo montando e credo che sarà molto intenso...
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