Quattro anni di carriera non sono pochi, così Ruggero De I Timidi (alias Andrea Sambucco) ha deciso di radunare i suoi fan il 28 ottobre per una "Notte Timida" al Fabrique di Milano. "Ho preso spunto da Vasco, che ne ha festeggiati 40. A me manca solo uno zero..." ha dichiarato ironico a Tgcom24. Musica, radio, tv e teatro, c'è ancora qualcosa che manca a Ruggero? "Sono soddisfatto, ma il sogno più grande è cantare a Sanremo".
Sul palco insieme a lui ci sarà la moglie e compagna di sketch Fabiana Incoronata, il Maestro Ivo, la sua live band al completo e altri ospiti a sorpresa. Tutti i timidi del mondo saranno chiamati a cantare insieme a Ruggero e alla sua band i suoi cavalli di battaglia tra i quali: "Torna a Udine", "Timidamente Io", "L'estate del Reggaeton" oltre ad alcuni inediti.
Con "La Notte Timida" festeggi quattro anni di carriera. Perché questa scelta?
L'idea è nata dalla festa dei 40 anni di carriera di Vasco. Mi sembrava ironico festeggiare i miei 4. Manca ancora uno zero, ma è meglio festeggiarli subito perché non è detto che arrivi al quinto...(ride ndr.)
Com'è nato Ruggero?
E' nato in alcuni piccoli laboratori di cabaret milanesi con l'unico pezzo "Timidamente io". Non avrei mai pensato di arrivare a fare uno spettacolo di due ore con la band o in tv su Canale 5 (con "Tu si que Vales" ndr).
Come sei cambiato dall'inizio ad oggi e com'è cambiato il personaggio?
Ruggero all'inizio era più timido, ma in questi anni si è sciolto ed è diventato un po' più sicuro di se stesso. Sempre con molto garbo però, non dice mai parolacce...
E' per questo che piaci anche alle famiglie?
Le canzoni hanno temi molto forti, ma paradossalmente ai miei spettacoli vengono anche i bambini. Inizialmente il mio pubblico era composto in prevalenza di uomini sui trenta-quarant'anni, ora mi seguono le ragazzine fan di Benji e Fede.
Qualche anno fa sei arrivato terzo a "Tu si que Vales". Te l'aspettavi?
No. Quando mi hanno proposto di andare lì ero un po' titubante, pensavo di fare una puntata così per ridere. Invece sono arrivato in finale senza dover snaturare il personaggio, mi hanno dato molto spazio.
A chi ti sei ispirato per il personaggio?
Ho preso spunto da certi modi di fare dei vecchi chansonnier da matrimonio o karaoke. Sono dei Frank Sinistra di serie B che però ci mettono tanta passione in quello che fanno. Io vorrei essere sempre così.
Musica, teatro, radio e tv... c'è ancora qualcosa che ti manca e vorresti fare?
Il mio sogno più grande è vedere Ruggero sul palco di Sanremo. Per il resto sono soddisfatto, a parte il solito progetto di riempire San Siro...
Con lo scioglimento di Elio e le Storie Tese pensi si sia chiusa l'era della musica demenziale?
Io sono figlio di Elio, come degli Skiantos o degli Squallor. E' un filone che da un po' di tempo è sparito. Adesso si sentono in giro soprattutto parodie, che però hanno testi molto facili e sono musicalmente povere.
Ruggero però continuerà per la sua strada...
Sì, a volte mi accomunano con il trash ma non è proprio così. C'è questa sfumatura ma non per me non è solo dire la "porcata", io vado a cercare la qualità nella musica degli anni Sessanta e Settanta. La speranza è che questa differenza poi si noti quando canto.