Gli atti commessi dalle forze dell'ordine a Bolzaneto nei giorni del G8 del 2001 sono atti di tortura. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l'Italia per queste azioni e perché lo Stato non ha condotto un'indagine efficace. I giudici hanno riconosciuto ai ricorrenti il diritto a ricevere tra i 10mila e gli 85mila euro a testa per i danni morali. Strasburgo aveva già condannato l'Italia per le violenze nella scuola Diaz.
La Corte europea per i diritti dell'uomo si è pronunciata sui pestaggi e i maltrattamenti avvenuti nella caserma di Genova Bolzaneto dove vennero condotti i circa 240 fermati durante i disordini del G8 del luglio 2001. I testimoni avevano raccontato di percosse, insulti e violenze fisiche e psicologiche da parte del personale della polizia.
Nuova condanna di Strasburgo - L'Italia è stata nuovamente sanzionata da Strasburgo per i fatti del G8 di Genova. A giugno, la Corte europea dei diritti umani condannò il Paese per gli atti di tortura perpetrati dalle forze dell'ordine nel luglio 2001 nella scuola Diazì. La sentenza sanzionò inoltre l'Italia per non aver punito in modo adeguato i responsabili.
Corte Strasburgo: "Tortura anche in carcere Asti" - Dopo essersi pronunciata sui fatti della caserma di Bolzaneto del G8 di Genova, la Corte europea dei diritti umani ha stabilito che alcune guardie carcerarie di Asti nel 2004 hanno torturato due detenuti, Andrea Cirino e Claudio Renne. Strasburgo ha condannato l'Italia per le azioni delle guardie e perché i responsabili non sono stati puniti a causa della mancanza di leggi adeguate. La Corte ha inoltre stabilito che lo Stato dovrà versare 80mila euro per danni morali ad Andrea Cirino e alla figlia di Claudio Renne, morto in carcere a gennaio.