Mickael Chemloul è stato l’autista di Weinstein per cinque anni durante i suoi soggiorni in Costa Azzurra. È stato testimone della doppia vita del produttore che, oltre agli impegni ufficiali, aveva una intensa attività notturna . “Le notti erano spesso bianche, non si dormiva mai” racconta l’autista, scandite da festini, serate con ragazze, escort, sfilate di modelle o attrici del cinema. Ha spesso accompagnato ragazze per portarle da Weinstein. Felici prima di arrivare ma rabbuiate e tristi al termine dell’incontro. Il produttore è sempre stato un tiranno, aveva un atteggiamento dittatoriale, dava ordini.
Alle ragazze che, dopo un incontro, lo accusavano di essere stato un bastardo rispondeva “in ogni modo non è grave, dimenticherai perché ciò che farai nella vita del cinema sarà mille volte meglio”. Portava le donne in alberghi a poca distanza da quello della moglie Giorgina, incinta. All’alba, non trovando il marito in casa, lo cercava tramite l’autista che negava la verità. Soggiornava sempre nello stesso albergo a pochi passi dall’ufficio, i casting venivano fatti a qualsiasi ora della notte e sempre solo a donne, mai ad un uomo.
COMMENTA SU tgcom24