presunto giro di mazzette

Tangenti Sanità lombarda: altro processo per Formigoni a Milano

Nuovi guai per l'ex governatore rinviato a giudizio per corruzione in relazione a un presunto giro di mazzette. Il senatore di Ap: "Infondato e privo di riscontro"

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Nuovi guai giudiziari per l'ex governatore lombardo e attuale senatore di Ap Roberto Formigoni. Il gup Alessandra Del Corvo lo ha rinviato a giudizio per corruzione in relazione a un presunto giro di mazzette nella sanità e per i suoi rapporti con il presunto intermediario ed ex consigliere lombardo Massimo Gianluca Guarischi, al quale sono già stati inflitti 5 anni in appello. Il processo prenderà il via il prossimo 15 gennaio a Milano.

Il giudice ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Eugenio Fusco per l'ex "numero uno" del Pirellone, per Alli e per l'ex dg della sanità lombarda Carlo Lucchina, mentre la posizione di Simona Mariani, ex dg dell'ospedale di Cremona è stata trasmessa per competenza territoriale proprio a Cremona. Il processo prenderà il via il prossimo 15 gennaio a Milano. 

Stando all'inchiesta, Formigoni, già condannato a dicembre in primo grado a 6 anni per corruzione per i suoi rapporti con l'uomo d'affari Pierangelo Daccò e con l'ex assessore lombardo Antonio Simone nel caso Maugeri-San Raffaele, avrebbe ricevuto oltre 400mila euro, tra contanti, orologi, spese per viaggi tra il Sudafrica e la Croazia e il noleggio di jet e barche da Guarischi, per conto di un imprenditore, in cambio dello sblocco di stanziamenti.

Secondo le indagini, vennero chiuse nel maggio 2015 e coordinate dai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, Formigoni avrebbe ottenuto da Guarischi una serie di utilità, tra cui il pagamento di vacanze in Sudafrica e in Croazia, contanti, il noleggio di un aereo privato per raggiungere Olbia e di un elicottero per volare a Saint Moritz e l'acquisto di "un orologio in acciaio dal valore di 3.530 euro". Secondo l'accusa, questi favori sarebbero serviti per garantire un "trattamento preferenziale" alla Hermex Italia dell'imprenditore Giuseppe Lo Presti (che ha già patteggiato) nelle gare per la fornitura di apparecchiature mediche in alcuni ospedali, dandosi da fare per sbloccare gli stanziamenti regionali nel 2012.

Due forniture, in particolare sarebbero al centro dell'indagine: quelle "dell'apparecchiatura diagnostica acceleratore lineare 'Vero'" all'ospedale di Cremona e all'Istituto dei Tumori, che però non andò in porto. A marzo, la Corte d'Appello di Milano aveva confermato la condanna a 5 anni per Guarischi, ritenuto il presunto collettore delle mazzette.

Stando all'avviso di conclusione indagini Formigoni avrebbe ricevuto la "somma complessiva di 447mila euro" suddivisa in un lungo elenco di utilità, come 7mila euro per festeggiare il capodanno del 2012 in Sudafrica, 11.900 euro e 17.910 euro per due vacanze in barca in Croazia. Anche il noleggio di aerei privati per andare anche in Valtellina e a Saint Moritz, costati rispettivamente 8.030 e 6.000 euro. Oltre ad "anticipazioni e pagamenti di spese da parte di Guarischi in suo favore per pranzi e cene in ristoranti".

Formigoni: "Processo infondato" - Un processo "ancor più infondato del primo": così l'ex presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha commentato il suo rinvio a giudizio per corruzione a Milano. "E' totalmente privo di qualunque riscontro. Basti dire che l'imprenditore che avrei favorito non ha concluso alcun affare con regione Lombardia. I viaggi che avrei avuto in dono - ha aggiunto -, sono stati da me personalmente e integralmente pagati come risulta inoppugnabilmente da bonifici e assegni provenienti dal mio conto corrente e che sono noti alla Procura".